Il giorno in più
Massimo Venier - Italia 2011 - 1h 51'

  Tratto dal romanzo di Fabio Volo che ha venduto un'esagerazione di copie, la storia dal retrogusto autobiografico arriva su grande schermo, costruita attorno al suo protagonista. Che ha un grande pregio: è quel che è. Non dissimula, non fa finta, il successo gli è cascato addosso, ma continua a essere il figlio del fornaio che, comprensibilmente, approfitta della situazione, ma non per questo si ritiene un nobel. [...] Spuntano mamma Stefania Sandrelli con il suo amante Lino Toffolo, poi Isabella Ragonese dal tram milanese passa al traffico di New York, e Fabio-Giacomo si riscatta raggiungendola grazie a un improbabile escamotage ai danni dell'azienda. Volendo rimuovere tutte le commedie romantiche degli ultimi anni, accettando di azzerare l'uso di Internet e del portatile, dichiarandosi disposti a vedere trionfare l'amore ecco che allora si può anche trovare garbato questo Giorno in più diretto con disinvoltura da film precedente in archivio Massimo Venier.

Antonello Catacchio - Il Manifesto

   Da Milano a New York inseguendo una bella sconosciuta sul tram 29 nella scia della commedia sofisticata e romantica americana. Fabio Volo azzecca soprattutto nell'ironica prima parte il tono di quel tipo così finto moderno, così affettivamente in panne [...]. I caratteri ci sono, la Ragonese e Volo emanano voglia di tenerezza e identificazione.

Maurizio Porro - Il Corriere della Sera

   Trasposizione del romanzo omonimo di Fabio Volo, che nel 2007 raggiunse a colpi di aforismi il milione di copie vendute, Il giorno in più piacerà a chi piace ‘ritrovarsi' e identificarsi. Magari proprio con quel personaggio convinto e sicuro di sé che ha solo desideri e mai progetti. Un uomo che ha (ancora) paura di crescere e schiva gli impegni che limitano il suo sfrenato solipsismo, che ha Stefania Sandrelli come mamma, Hassani Shapi come consigliere, Luciana Littizzetto come collega, che è un inguaribile narciso e scopre un attimo prima dei titoli di coda che è la normalità la vera rivoluzione. Se Venier taglia e ‘affina' il qualunquismo letterario di Volo, legando in maniera efficace l'intreccio sviluppato tra Milano e New York, Il giorno in più resta una commedia conformista che non scontenterà nessuno, secondo un ecumenismo elementare che scioglie tutti i nodi e mette a posto tutte le tessere del puzzle.

Mauriazia Gandolfi - mymovies.it

   Tu vuo' fa l'americano. Fabio Volo scodella il refrain prima in best-seller e poi nell'omonimo film, che sceneggia e interpreta, delegando Venier in regia, in attesa di incorporare pure quella al prossimo giro. Il personaggio, manco a dirlo, è un prevedibile se stesso d'italica ossessione, con sicurezze esterne e fragilità interiori. Specie in territorio femminile, altrimenti chiamato 'prigione'. La crisi si chiama Michela (Ragonese) e per conquistarla val bene un viaggio a NY, specie nel fighetto Village. Quivi la commedia assorbe tratti dei 'Meg Ryan movies' o dei recenti Friends with Benefits, trovando i suoi momenti migliori. Che però non bastano al totale sdoganamento di certi cliché devianti sulla solita menata all'italiana. Attenzione: qui non si tratta di cine-xenofilia aprioristica, ma del desiderio di (ri)portare quel magico mondo della commedia alla profondità che gli appartiene e che al nostro cinema non era certo estranea. Il percorso è lungo, ma siamo certi che il Volo potrebbe decollare.

Federico Pontiggia - Il Fatto Quotidiano

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Giacomo Pasetti, quarantenne di successo - nel lavoro e con le donne -, ha la maturità sentimentale di un quindicenne: incapace di allacciare relazioni durature e stabili con le persone che incontra, l'impertinente casanova è abile soprattutto nell'evitare accuratamente ogni sorta d'impegno affettivo e sentimentale. Un giorno però, a bordo di un affollatissimo tram incrocia lo sguardo di Michela, assistente universitaria dalla bellezza sfuggente e delicata di cui Giacomo non potrà più fare a meno...

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