Missione di pace
Francesco Lagi
- Italia 2011 - 1h 28'

  Missione di pace di Francesco Lagi interpretato da star del calibro di Silvio Orlando, Alba Rohrwacher e Filippo Timi, non dovrebbe avere intoppi sul piano della distribuzione, infatti è targato Bianca film-Raicinema. Trattasi di commedia di guerra, tra echi di Salvatores e Altman, ambientata tra le truppe italiane nei Balcani, dove un capitano incaricato di dare la caccia a un massacratore latitante deve fare i conti, in una “guerra” tutta privata, anche col figlio pacifista e frescone. «Un film per parlare con toni leggeri e scanzonati di argomenti scottanti e drammatici» lo definisce il giovane Lagi alla conferenza stampa; non sa che poche ore prima un altro soldato italiano ha perso la vita in Afghanistan.

Michele Anselmi – Il Riformista

  Il capitano Vinciguerra, veterano di missioni di pace, si vede assegnare l'incarico di catturare un criminale di guerra in una No Man's Land dell'area balcanica. È la sua occasione per veder finalmente riconosciuti in modo ufficiale i suoi meriti. I quali sono stati sempre sottovalutati a causa delle azioni che il figlio Giacomo (acceso pacifista) continua a mettere in atto ai suoi danni. I due finiranno con il trovarsi fianco a fianco proprio nella difficile missione. Insieme a loro sarà in azione un manipolo di soldati preparati ma poco militareschi.
È una commedia farsesca su un tema di grande importanza quella che Francesco Lagi, al suo primo lungometraggio, ci propone. La scelta stilistica è quella giusta proprio perché, sul versante del dramma, Aureliano Amadei ci ha già regalato quell'interessante riflessione su una vicenda personale e collettiva al contempo che risponde al titolo di
20 Sigarette. Se dovessimo cercare dei progenitori artistici a questo film dovremmo pensare a M.A.S.H.. e a Mediterraneo per l'ironica dissacrazione dell'assunto. Lagi e i suoi cosceneggiatori (fra cui Umberto Contarello) si divertono a ironizzare sulle ideologie. Giacomo è un pacifista intriso di slogan fino al midollo. La sua è sicuramente buona fede con però incorporato il vizio di voler fare la morale a tutti e su qualsiasi argomento. Dall'altra parte ci sono militari molto poco guerrafondai (hanno ricostruito pietra su pietra un'antica chiesa ortodossa) ma affezionati al loro compito. In mezzo c'è un criminale di guerra che uccide gli orsi e ne mangia il cuore.
Tra carri armati fuori controllo e graduati americani pieni di prosopopea si sviluppa, per cause di forza maggiore, un rapporto padre/figlio che inizia a ricucire i rapporti nonostante tutto. Giorgio Gaber affermava che «l'uomo è quasi sempre meglio dell'ideologia che sostiene». Questo film ce lo ricorda con un sorriso.

Giancarlo Zappoli – mymovies.it

promo

Il Capitano Vinciguerra (Silvio Orlando) parte alla volta dei Balcani per catturare un criminale di guerra, ora latitante nella ex Jugoslavia. Tra intoppi ed ostacoli, poco bellici e molto personali, la sua missione si rivelerà più difficile del previsto: ad accompagnarlo nelle terre balcaniche ci sarà anche suo figlio Giacomo, un agguerrito pacifista...
Una satira grottesca che ironizza sul militarismo e l’antimilitarismo mostrando tra l’altro Filippo Timi nei panni di Che Guevara. Una sorta di mix scanzonato e ridanciano di armate monicelliane, di soldati alla Salvatores, di irriverenze alla Richard Lester o alla Robert Altman.

film del week-end precedente

TORRESINO - ottobre 2011
PRIMA VISIONE

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