Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco
Steven Soderbergh - USA 2001 - 1h 56'


sito ufficiale

     Steven Soderbergh film successivo in archivio è il cineasta che l’anno scorso, fatto unico nella storia degli Oscar, ha avuto contemporaneamente due film in gara per la statuetta, Traffic e Erin Brockovich. Dall'alto di un tale primato non sembrava il regista più adatto a confezionare il remake di un tipico prodotto d´evasione come Ocean´s Eleven, storia di un colpo grosso interpretata da un gruppo di divi famosi. All'epoca (era il 1960) Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. andavano per la maggiore e vederli insieme sullo schermo costituì di per sé un elemento di attrattiva. Pur con un analogo «all stars cast» composto da George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Julia Roberts e (prendiamo fiato) a scendere Andy Garcia, Don Cheadle ecc. ecc., il risultato del rifacimento non era tuttavia così scontato. Intendiamo dire che il merito dei 50 milioni di dollari conquistati al botteghino americano nel primo week-end va anche accreditato sul conto della regia. Uscito di prigione dopo un soggiorno di quattro anni, Clooney (ovvero il Danny Ocean del titolo) dovrebbe starsene tranquillo e invece ha già in mente un piano: e che piano! L´idea è di svaligiare 150 milioni di dollari dal caveau comune ai tre più importanti casinò di Las Vegas, di proprietà dello spietato Garcia. Nella professionale sceneggiatura di Ted Griffin, la parte migliore è quella del reclutamento in giro per l´America degli specialisti necessari a compiere la rapina del secolo, facendola franca e senza colpo ferire (stiamo parlando di ladri gentiluomini). Entrano così in scena Pitt, stufo di dare lezioni di poker, Damon, borsaiolo figlio d'arte pronto a tutto, l´anziano e spiritoso Carl Reiner, il finanziatore dell'impresa Elliott Gould, irresistibile come danaroso omosessuale, e via via gli altri. Tutti d´accordo ad affrontare con disinvoltura l´operazione, pur se ai rischi previsti si aggiunge una complicazione sentimentale: oltre ai soldi, Clooney intende riprendersi l´ex moglie Roberts, che ora sta con Garcia. Nella suadente, sofisticata partitura corale, dove ogni personaggio acquista rilievo, gli undici di Clooney sono intonatissimi e accattivanti; e Soderbergh (anche direttore di fotografia sotto pseudonimo, come in Traffic) conferisce al film un firmatissimo tocco di stile... 

Enrico Magrelli - Film Tv

     Volete divertirvi con Ocean’s Eleven? Sospendete l'incredulità e non tentate di capire un'acca della prima ora di film. Anzi, consiglio ancora più estremo: entrate solo per il secondo tempo. Il fastoso remake di Colpo grosso, diretto da Steven Soderbergh per la Warner, si impenna nella seconda parte, quando il meccanismo della super-rapina ordita ai danni di tre enormi casinò di Las Vegas gronda adrenalina e cattura l'attenzione. Nella prima parte, la preparazione del tutto è francamente incomprensibile (un tecnico del ramo - in altre parole: un ladro - la troverebbe, temiamo, del tutto campata per aria) e parallelamente lo sviluppo dei personaggi non è curato né spiritoso come si vorrebbe...

Alberto Crespi - L'Unità

    Presente con due film e pluripremiato agli ultimi Oscar, Steven Soderbergh è un regista che non ha bisogno di dimostrare il proprio talento. Se ne fa un uso più parco del solito in Ocean's Eleven, è perché si tratta di una pellicola su commissione: il remake, voluto dal produttore Jerry Weintraub, di Colpo grosso, commedia criminale interpretata quarant'anni fa da Frank Sinatra e dal suo clan (Rat Pack). Per replicare Frankie, Dean Martin & Co., Soderbergh ha assortito il più smagliante dei suoi fantastici cast: George Clooney nella parte di Danny Ocean, rapinatore appena uscito di galera; Brad Pitt in quella del suo complice e amico Rusty; Matt Damon per il ruolo di Linus, debuttante nel crimine d'alto bordo; Andy Garcia come ricco e spietato proprietario di case da gioco; Julia Roberts, ex-moglie del primo e amante dell'ultimo. Formata una sporca (quasi) dozzina con altri dieci fuorilegge/fuoriclasse in varie specialità, Danny architetta ed esegue un piano per alleggerire, in contemporanea, tre casinò di Las Vegas. Nella prima parte, quella della preparazione del colpo grosso, Soderbergh mette il marchio di fabbrica della sua regia: ottima la presentazione dei numerosi personaggi, divertenti le tecniche cinematografiche (schermo diviso, dissolvenze ecc.). Lo smalto diventa più opaco quando è ora d'illustrare la meccanica della rapina, che in questo tipo di film è sempre un po' la stessa...

Roberto Nepoti - La Repubblica

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2002