Dopo
Spagna e Russia, l'originale
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Maurizio Porro - Il Corriere della Sera |
Una
grande metropoli, una serie di personaggi che si incrociano senza
conoscersi, un susseguirsi di incontri e coincidenze che dà a questi
frammenti di storie fascino e coerenza, uno sguardo d'insieme sulla città
che collega e in certo modo rende possibili tutti questi personaggi, le
loro vite, i problemi piccoli o enormi con cui hanno a che fare ogni
giorno. È il trascinante Parigi di Cedric Klapisch. Chi ricorda il
delizioso
Ognuno cerca il suo gatto, storia "di quartiere"
in cui ogni vicolo dell'XI arrondissement parigino nascondeva (o rivelava)
una storia, sa che Klapisch ha il senso del dettaglio, la mano lieve e il
dono di dipingere un carattere in una scena. Parigi è quasi un remake
"espanso" e pieno di grandi attori di quel piccolo film fatto con giovani
talenti e interpreti non professionisti. Al posto del quartiere della
Bastiglia, allora in piena trasformazione, c'è l'intera città con tutta la
sua storia addosso (il personaggio di Luchini è addirittura uno storico di
Parigi, mentre suo fratello François Cluzet, architetto, sta ridisegnando
una fetta della Rive Gauche). E una piccola folla di personaggi scelti nei
quartieri e nei ceti più diversi, con quel misto di grazia e ironia che è
il marchio di Klapisch. |
Fabio Ferzetti - Il Messaggero |
promo |
Romain, ex-ballerino del Moulin Rouge, ora che è in attesa di un trapianto di cuore osserva i suoi vicini con uno sguardo malinconico, ma anche con affettuosa complicità esistenziale. Un puzzle di personaggi curiosi, di destini incrociati e di affetti mancati. Tra Lelouch e Sautet, un film di leggera profondità in una Parigi sempre ammiccante e di rinnovato fascino cinematografico. |
TORRESINO
- ottobre 2008