Tu devi essere il lupo
Vittorio Moroni - Italia 2005 - 1h 35'


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Valentina non ha la madre e a quindici anni è sommersa da domande a cui non trova una risposta e desideri che non sa se siano giusti. Suo padre, un giovane tassista con la passione per la fotografia, è tutto ciò che ha. Il loro rapporto è da sempre tenero e gioioso ma così esclusivo da non permettere interferenze tra loro. Valentina crescendo non riesce più ad essere quella di prima e ad esprimersi felicemente. Il rapporto tra i due vacilla e mentre Carlo deve fare delle scelte Valentina è combattuta tra sentimenti diversi. Da un lato avrebbe bisogno di ribellarsi e urlare il suo dolore, d'altra parte ha paura di perdere anche suo padre e di rimanere sola. Un giorno, nelle loro vite si inserisce una donna che sembra pronta a una convivenza con Carlo. Ma questa nuova presenza fa riaprire vecchie ferite e li spinge a risolvere i loro conflitti..

da Il Manifesto (Silvana Silvestri)

        Tu devi essere il lupo di Vittorio Moroni film successivo in archivio, premiato al festival di Ajaccio con il premio speciale della giuria e per la migliore interprete, la giovanissima Valentina Merizzi, la figlia liceale di un giovane che si è trovato a fare da padre alla figlia della sua donna perché lei non ha voluto accettare la maternità ed è andata a cercare la sua strada a Lisbona per poi tornare tanto tempo dopo. Ma la figlia è già adolescente e non può che guardarla da lontano. Il rifiuto della maternità è stato un tema poco esplorato, così come il nostro cinema si è occupato pochissimo del rapporto madre-figlia, inaspettatamente visto la retorica della maternità tutta italiana. A dispetto di film come Bellissima di Visconti, la madre è una presenza effimera, la fatina dai capelli turchini che svanisce nel Pinocchio di Comencini, o la madre ragazzina di Verso sera della Archibugi. Il film si chiede se sia decisivo il Dna o il tempo che si dedica alla cura dei figli a designare la genitorialità. L'ambientazione è una ovattata provincia, un paese della Valtellina, dai ricordi resi palpabili solo dalle fotografie. E forse solo di una fotografia si tratta e non di una vera presenza, quella donna che non sa riprendersi nella sua seconda occasione quello che ha perduto. Ci sono nel film toni sobri, più meditativi che lirici, una cura del dettaglio che si esprime da solo e che inaspettatamente addolora. Valentina Carneluttifilm successivo in archivio e Ignazio Oliva nella parte degli adulti di una generazione che spesso non ha voluto «vedere il lupo» cioè la parte oscura...
«Ognuno dei personaggi - dice il regista - ha la possibilità di rinchiudersi nella sua solitudine, il passo successivo è se confrontarsi con quel lato oscuro e superarlo».

da Il Gazzettino (Massimo Zilio)

       Una nuova via per la distribuzione di film altrimenti destinati "all'oblio". Myself Distribuzione è l'idea venuta ad un gruppo degli autori di Tu devi essere il lupo per riuscire a vedere nelle sale il loro lavoro, finanziato quasi interamente con contributi statali (il 90 per cento dei 2 miliardi e 400 milioni di lire del budget viene da finanziamenti pubblici), ma incapace di trovare una distribuzione, come moltissimi altri film italiani e non. A spiegare nel dettaglio l'iniziativa l'onorevole Piero Ruzante, il regista Vittorio Moroni e la protagonista Valentina Carnelutti (ideatori di Myself insieme al cosceneggiatore Alessandro Lombardo e all'assistente ala regia Marco Piccarreda) e Ezio Leoni, curatore della programmazione del cinema Torresino che da venerdì 6 a domenica 8 maggio proietterà il film.
«Indipendentemente dal valore del film, che come regista adoro assolutamente - ha spiegato Moroni - mi sembrava ingiustificabile che un'opera, finanziata e dunque in un certo senso "selezionata" dallo Stato, fosse poi abbandonato a se stessa. Per questo abbiamo fondato un'associazione che potesse portare il film nelle sale, per essere giudicato dagli spettatori. Pensiamo che anche un piccolo film italiano possa infatti avere il suo pubblico». L'idea più innovativa è quella del "coupon", una sorta di prevendita. Con cinque euro lo spettatore acquistava questo coupon che gli avrebbe dato diritto al biglietto e, dopo averne distribuiti moltissimi in tutta Italia (a Milano e Roma è stata raggiunta quota mille), Myself è stata diventata abbastanza forte da riuscire a portare nei cinema
Tu devi essere il lupo. Una dimostrazione di fiducia, in attesa che il film raggiungesse le sale. Con la collaborazione della Pablo, il film, stampato in otto copie, uscirà così in contemporanea venerdì a Roma, Milano, Torino, Lecce, Sondrio, Morbegno (luoghi dove il film è stato girato) e appunto Padova, al cinema Torresino (a Firenze uscirà invece con una settimana di "ritardo"). A far conoscere il film a Padova, contribuendo anche alla diffusione dei coupon, è stata Rosa Maria Salvatore, del dipartimento di cinema dell'Università di Padova.

 

TORRESINO - maggio 2005
PRIMA VISIONE
sabato 7 maggio (20.00-22.15) saranno presenti in sala il regista e l'interprete Valentina Carnelutti (iLa meglio gioventù)