Il linguaggio filmico come soggetto culturale

Cinema & scuola: un'abbinata feconda, dinamica, consolidata... ambigua. Nel binomio chi individuare come protagonista, chi come comprimario? Quale l'oggetto e quale il soggetto del rapporto? Chi "leggere" tra i due come "fine" o come "mezzo" della nostra analisi? Se partiamo dall'ambito scolastico troppo spesso il cinema è stato visto come contesto didattico attraverso il quale sviluppare concetti "altri". Domina il classico cinema e storia, con le infinite sfaccettature del tema, ma tengono volentieri banco cinema e teatro (finezza da licei classici), cinema e adolescenza (dalle medie ai bienni), cinema e diritti umani (una riscoperta degli anni '90) e, buon ultimo, cinema e letteratura...
Nei primi anni settanta era uscita una rivista che, richiamando Majakowskij, s'intitolava cinema e cinema. Sono passati quasi vent'anni, ma che il cinema possa essere il soggetto portante di un discorso culturale e non solo il mezzo di lavoro per ambiti disciplinari diversi è ancora un "rospo" difficile da digerire, anche nella scuola neo-populista di Berlinguer (onore alle intenzioni, ma le perplessità operative vanno ben oltre il rientrato concorsone). Eppure qualcosa si sta muovendo. Sotto la spinta dei "fondamentali" aggiornamenti si sono visti sorgere corsi per insegnanti che investono il cinema di una dignità autonoma: a Padova AGISCUOLA,
The Last Tycoon, Cineocchio hanno offerto l'anno scorso occasioni più o meno stimolanti, quest'anno solo l'AGISCUOLA ha riproposto l'iniziativa, ma Ministero ed IRRSAE stanno facendo partire una maxi-percorso di formazione per la didattica del cinema nella scuola. Alla buon'ora! Il linguaggio filmico merita ben di più di sporadici confronti con letteratura e arte pittorica ed imparare a destrutturare e ricostruire un testo cinematografico è azione formativa in senso lato, oltre che essenziale presupposto educativo per generazioni dopate di telefilm, spot e videoclip (chissà che il termine "senso critico" abbia alfine un senso compiuto!).
Nel gioco metalinguistico che s'innesca tra cinema e scuola entra poi di diritto lo "sguardo in loco", l'ambientazione scolastica di tanto cinema che spazia tra cattedre e banchi alla ricerca dell'identità della realtà scolastica, delle "missione" docente e della "formazione"' giovanile. L'immaginario cinematografico è fatto di titoli fondamentali, di sequenze celebri, di insegnanti e alunni in bilico tra idealità e provocazione.
Un mare magnum che ciclicamente si cerca di riordinare, catalogare, formalizzare. Tocca stavolta ai C.G.S., i Cinecircoli Giovanili Socioculturali di estrazione salesiana, di farsi promotori, proprio a livello veneto, di un'iniziativa articolata, rivolta non solo agli addetti al settore, ma a quanti amano il cinema e tutto ciò che, con esso, fa (oltre che spettacolo) tendenza e cultura. Tutto parte con una ICS (sigla che sta per Iniziativa Culturale Specifica), una proposta editoriale che i CGS promuovono all'interno del loro vivace apparato giovanile e che diventa un trampolino di lancio "giornalistico" per quanti hanno idee, spunti, tematiche cinematografiche da proporre. I quaderni CGS di questi anni hanno spaziato dal disagio giovanile allo sport, dall'emarginazione al musical. All'ultimo Festival di Venezia è stata presentato il nuovo quaderno tematico Lo schermo in cattedra, a cura del CGS Veneto, ed ora, a qualche mese di distanza, proprio a Padova il lavoro si concretizza in una mini-rassegna di quattro che fa da ciclo inaugurale per il rinnovato cinema-teatro Don Bosco e che avrà il suo momento clou proprio nella serata di presentazione alla città della curatissima pubblicazione.

ezio leoni  La Difesa del Popolo - 27 febbraio 2000

Lo schermo in cattedra più che un libro è un quaderno di stimolo, riflessione operatività. Anzi un bi-quaderno perché la pubblicazione dei CGS si articola in due parti, una "ponderosa" composta da una serie di approfonditi saggi critici oculatamente collegati, un'altra, più agile e "leggera" che raggruppa una trentina di schede filmografiche che forniscono al lettore sinossi, spunti critici, indicazioni d'utilizzo didattico. Il volume base si caratterizza invece per il doppio sguardo d'insieme proposto dai curatori. Stefania Zanin (insegnate elementare e responsabile nazionale CGS) tira le fila (della sezione) "dalla cattedra...", mentre (a quella) "...ai banchi" ci pensa Alberto Fassina (studente universitario e collaboratore, oltre che della Difesa, della rivista Duel).
La divisione è un po' pretestuosa, ma efficace. Nella prima trance la Zanin riflette (in
Educare insieme al cinema) su criteri educativi e programmi ministeriali, mentre la prof Menegolli, del laboratorio IRRSAE Immagine-Movimento, dà indicazioni per una strutturazione organica di un corso di analisi filmica ad impostazione narratologica ("Costruire" il cinema a scuola). Esperienze di cineforum escono dall'intervento di un cinecircolo di San Severo (Un'esperienza sul campo) mentre fanno da ponte tra le due sezioni del libro gli excursus di due critici cinematografici: Ezio Leoni (Momenti di cinema che hanno "fatto scuola") percorre l'immaginario cinematografico scolastico alla ricerca del film-simbolo (e dell'insegnante ideale), Ezio Alberione tira le fila di un'esaustiva analisi storico-educativa sul ruolo-docente e soprattutto sul mondo studentesco (Prima il dovere, poi il piacere). Bastano i titoli dei paragrafi del saggio in questione per individuarne l'angolazione critica: i sommersi e i salvati, il Signore fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi (maestri), le mie prigioni: la scuola come limitazione (o come occasione)...
Alberto Fassina ribadisce l'aderenza
"ai banchi" della sua sezione con un pezzo (Affetti speciali) che vive delle emozioni forti di chi sente ancora vicina l'esperienza sentimentale in ambito scolastico, nella vita come nel cinema. Gli fa eco Francesca Basso disquisendo in Sono tutti da zero in condotta? sul ribellismo scolastico, chiude sezione e quaderno Marco Marcassola che analizza con puntiglio cronachistico luoghi comuni e topoi del cinema ad ambientazione scolastica (Corsi e ricorsi): dal marinare la scuola all'amore tra studenti e insegnanti, dal ballo studentesco alla gita scolastica, dal primo giorno di scuola a... l'ultimo.