Barton Fink
Joel Coen - USA 1991 - 1h 56'
sceneggiatura: Joel e Ethan Coen - produzione: Ethan Coen

da VivilCinema (Fabrizio Liberti)

        Realizzato nel segno della continuità stilistica rispetto a Miller's Crossing, con questo Barton Fink il cinema dei fratelli Coen è sempre più proteso in avanti nella ricerca autoriale. Barton Fink è una vera miniera di suggestioni e citazioni dei cinema d'autore, dallo Shining di Kubrick, al Fuori orario di Scorsese; da Il giorno della locusta di Schlesinger, a L'infernale Quinlan di Welles, per arrivare a Un bacio e una pistola di Aldrich. Scritto in sole tre settimane, nel film nulla è lasciato all'improvvisazione, perfettamente determinato in ogni suo dettaglio, e in questo risalta tutto il virtuosismo visuale dei due fratelli, così preciso da rivelarsi talvolta persino disturbante. Barton Fink è concepito come un gioco di scatole cinesi, un meccanismo dalle varie componenti che si incastonano e incrociano in un perfetto sincronismo, e dove le immagini servono a disvelare un potente impianto metaforico...
In questo film si dipanano e incrociano tre storie, tre direttrici fondamentali. la prima è quella della ricostruzione della Hollywood del 1941 (vi si agitano personaggi ispirati a William Faulkner o Louis B. Maier), dove Barton (ispirato al personaggio reale di Clifford Odets) si trova a dover sperimentare in prima persona quanto sia difficile la vita per un autore a Hollywood. L'altra tocca i problemi legati ai meccanismi della ispirazione in un autore: il terrore della pagina bianca, l'angoscia di non riuscire a formulare un soggetto, di essere divenuti "sterili" di fantasia. C'è poi l'ultima, la più conturbante, quella che rinvia alla dimensione dell'assurdo, quella. in cui il mondo di Joseph K. si trasferisce a Los Angeles, e dove
Barton Fink naufraga, in una dimensione, in una realtà che ha lo stesso spessore e sapore di quella degli incubi notturni.Se l'oscurità, è la cortesia che alcuni autori riservano ai propri affezionati spettatori, in Barton Fink il paradigma dell'oscurità è dato dalla metafora della donna raffigurata in un quadro...

rassegna: personale fratelli Coen