Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Hundraåringen som klev ut genom fönstret och försvann)
Felix Herngren - Svezia 2013 - 1h 45’


  Non di soli polizieschi vive la letteratura scandinava. Il libro da cui il film è tratto, un bestseller dello svedese Jonas Jonasson, pur non risparmiando i cadaveri appartiene piuttosto al genere comico-satirico. Dato che i protagonisti della Storia sono arruolati come guest-star la prima cosa che ti viene in mente è un Forrest Gump in versione svedese. Ma ridipinto con un'abbondante verniciata di humour nero.

Roberto Nepoti - La Repubblica

  Ispirato al bestseller dello svedese Jonas Jonasson, pubblicato in Italia da Bompiani, Il centenario che salto dalla finestra e scomparve è un film che all'inizio sembra una commedia crepuscolare sulla terza età, protagonista un vecchio signore fisicamente in forma ma dall'aria svampita che il giorno del suo centesimo compleanno fugge dalla casa di riposo. Poi però la storia prende l'andamento picaresco di un viaggio verso l'ignoto che si traduce in metafora esistenziale. (...) Ne succedono di tutti i colori in un accavallarsi di situazioni divertenti e surreali che la regia di Felix Herngren sa ben valorizzare. E, pur nella sua leggerezza, la commedia suggerisce l'idea liberatoria e attraente che la vita, a volte basta un balzo e può essere reinventata.

Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa

  Nel giorno del suo compleanno il centenario Allan Karlsson scappa dalla casa di riposo in cui soggiorna verso una meta ignota, nel farlo prende la valigia piena di soldi ad un corriere della malavita senza conoscerne il contenuto. Giunto ad una prima destinazione incontra un contadino con il quale scopre il contenuto della valigia e da quel momento cerca di mettere a frutto il denaro non comprendendo bene di essere al centro di una clamorosa caccia all'uomo da parte della mafia. Nel suo viaggiare Allan ricorda spezzoni della propria vita, dall'infanzia e la passione per le esplosioni, alla giovinezza come dinamitardo nella guerra civile spagnola, l'amicizia con Franco e poi il lavoro al progetto Manhattan, il servizio per Stalin, il controspionaggio e alla fine l'involontario ruolo nella caduta del muro di Berlino.
Dall'omonimo best seller di Jonas Jonasson il regista svedese Felix Herngren ha tratto un film con l'obiettivo di rispettarne l'umorismo e la chiave lunatica e spietata che ne aveva sancito il successo letterario. Il risultato non può non ricordare la matrice fondamentale d'ispirazione ovvero
Forrest Gump, l'idiot savant che attraversa il novecento con ingenuità e in questa maniera si ritrova protagonista della storia. Alla parabola da Forrest Gump, la vita di Allan Karlsson aggiunge l'espediente che fa operare al film il salto da commedia a comico, cioè un impossibile ruolo attivo nel dare forma agli eventi più importanti. Non solo quindi l'idiota per la sua sincerità naive viene scambiato per furbo (era già l'idea di Oltre il giardino) ma influenza attivamente la storia occidentale (con una curiosa predilezione per le grandi dittature). Intorno al corpo comico molto noto in patria di Robert Gustafsson, invecchiato ad arte e poi giovane nei flashback, girano tutti gli altri personaggi ma senza stringere mai con lui relazioni significative. Come nel cinema comico puro Allan Karlsson è motore di gag e non di situazioni, non vive in un mondo che visto attraverso lo sguardo del film è esilarante ma crea situazioni divertenti in un mondo apparentemente grigio, porta il disordine dove dovrebbe altrimenti vigerebbe un rigido ordine (sia quello costituito che quello del crimine), trovando così l'umorismo....

Gabriele Niola - mymovies.it

      

promo

Allan Karlsson ha avuto una vita lunga e intensa ed è stato testimone di alcuni degli eventi mondiali più importanti del XIX secolo, talvolta addirittura influenzandone il corso. Nonostante il suo stato di salute sia ancora ottimale, Allan è convinto di essere ormai giunto alla fine dei suoi giorni e si ritira in una casa di riposo, dove la sua quotidianità è però pervasa dalla noia. Infatti, a pochi giorni dal suo 100esimo compleanno, l'uomo decide di fuggire e scappa dalla finestra della sua stanza. Si troverà così coinvolto in una serie di eventi comici e inaspettati... Un Forrest Gump ridipinto con un'abbondante verniciata di humour nero? Un picaresco, irriverente viaggio alla Kusturica? Un metafora esistenziale in salsa nordica dove la Storia è una bomba nonsense sempre pronta a esplodere.

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