Il Grinta (True Grit)
Ethan e Joel Coen
- USA 2010 - 1h 50'

  Ancora una volta i Coen riescono a depistare le aspettative. Perché, in fondo, era molto più un western Non è un paese per vecchi di questo Grinta. Dove, nella prima parte, i protagonisti sono impegnati soprattutto in estenuanti contrattazioni. Nel West dei Coen si mercanteggia su tutto e si parla tantissimo. Non esiste accordo, di nessun genere, che non passi per un lungo negoziare dialettico di cui Mattie è incontrastata regina. È lei stessa a farcelo presente quando, nel prologo, la sua voce fuori campo ci informa che a questo mondo nulla è gratuito 'eccetto la grazia di Dio'. E la bellezza del film è proprio nel saper passare da questo a quello e nel saper arrivare alla grazia di Dio raccontando i rapporti tra la ragazzina più tosta del West, l'ormai malandato 'grinta' e LaBoeuf.

Elisa Battistini - Il Fatto Quotidiano

  Violenza, avventura e delusione questa la storia raccontata sapientemente dai Coen che, attraverso immagini rese seducenti dalla splendida fotografia di Roger Deackins, prendono a prestito le tematiche classiche del genere per parlare dell'America di oggi e ancora una volta della propria personale visione dell'esistenza. Non si può non pensarla così guardando il mondo con gli occhi del vero 'Grinta' della storia, quell'eroina impertinente e sicura, dallo sguardo candido ed innocente che troppo spesso disarmato e malinconico si posa sui cadaveri che una società moralmente degradata e senza amore lascia dietro di sé. Bellissimi i primi piani di questa quattordicenne, reale alter ego dei Coen, che durante il film i due trovano sempre la scusa d'inquadrare, sfiorando quel volto fiero ma ancora morbido dell'adolescenza, unica possibilità in cui i due riscoprono ancora una volta e nonostante tutto il sogno di un mondo migliore.

Alessia Mazzenga - Terra

   Panorami struggenti, personaggi scolpiti, pistole, cavalli e duelli al sole. Il Grinta, remake dell'omonimo western del '69, è ricco di tali e tante fiammate epiche, raffinate citazioni e saette di humour nero da rendere letteralmente estasiasti gli spettatori nostalgici del cinema classico e della sua primigenia solennità. I fratelli Coen, del resto, erano gli unici registi contemporanei in grado di riavvicinarsi con classe e convinzione al romanzo. [...] Naturalmente il valore dell'operazione è strettamente collegato alla prova meravigliosa degli attori, tutti in grado di diventare sullo schermo 'più grandi della vita' come indicava il primo comandamento dell'età dell'oro hollywoodiana. [...] Con la pertinente complicità della fotografia di Roger Deakins e le musiche di Carter Burwell, II Grinta scavalca le angustie e i complessi dell'immaginario anni Duemila e si riunisce per via diretta ai poemi di Ford, Hawks, Walsh e ai tormentati e rabbiosi neowestern del più giovane e disilluso Sam Peckinpah (Sfida nell'Alta Sierra). Il film sprigiona tutta la geometrica potenza - in apparenza un po' statica, in quanto lontana anni luce del frenetico movimentismo dell'odierno blockbuster - che serve a metaforizzare tematiche pregnanti come il rapporto tra giustizia e vendetta, la fine e la rinascita dello spirito di frontiera e, in quest'ultimo senso, l'eterno incontro/scontro tra l'anima americana zelante, espansionista e democratica e quella originaria e pionieristica, anarco-individualista e libertaria.

Valerio Caprara - Il Mattino

promo

Stati Uniti, 1870 circa. La 14enne Mattie Ross è determinata a vendicare il padre assassinato a sangue freddo dal codardo Tom Chaney. Dopo aver incrociato il gioviale e ubriacone marshall Rooster Cogburn, lo costringe suo malgrado ad affiancarla nella caccia all'assassino Chaney. I due si spingeranno nei territori indiani e sulla loro strada si inserirà il Texas Ranger LaBoeuf.Se quello di Hathaway con John Wayne era a cavallo della crisi, questo è un meraviglioso western che vive di puro cinema, nel rispetto del classico ma di una sconvolgente modernità di stile, con sprazzi di humour – spesso nero –, incontri al limite del surreale e sottili citazioni, anche sociologiche. I Coen infatti scelgono una giovane protagonista, dallo zelo protestante e dal discernimento tutto democratico dell’Arkansas, i cui compagni d’avventura rappresentano lo spirito anarchico e quello repubblicano...

cinélite TORRESINO all'aperto: giugno-agosto 2011

film del week-end precedente

LUX - marzo 2011