Dany Boon è l'autore di quel Giù al Nord che nel 2008 si qualificò in patria come il maggior incasso assoluto, ispirando un remake italiano, Benvenuti al Sud, di enorme successo. Ora l'attore/sceneggiatore/regista prova di nuovo a ironizzare sui pregiudizi culturali che continuano a dividerci, se non ad armarci gli uni contro gli altri, a dispetto della globalizzazione. [...] Intrecciando lo spunto romantico a quello di un traffico di droga gestito da un gruppetto di balordi, il film procede sulla falsariga di certe commedie francesi anni '60: cura formale, buoni interpreti, battute godibili, gag (quasi sempre) garbate, ma con un umorismo giocato più sugli stereotipi che su una satira incisiva. |
Alessandra Levantesi Kezich - La Stampa |
1
gennaio Nella
primavera del 1986, Ruben Vandevoorde, un doganiere belga severo e
sciovinista animato da un fervido odio anti-francese, vive con
disperazione l'annuncio della chiusura delle frontiere europee. Sette anni
dopo, alla vigilia della definitiva cancellazione delle dogane sul confine
fra Francia e Belgio, Ruben trascorre le ultime ore di vita della
frontiera dando sfogo a tutto il suo spirito nazionalista e tormentando i
frontalieri francesi. Dall'altra parte del confine, tutti i vigilanti
francesi odiano e temono a loro volta il razzista Vandevoorde e la sua
pericolosa indisponenza. In modo particolare, lo teme il mite poliziotto
Mathias Ducatel, innamorato di sua sorella e determinato a sposarla. Nel
momento in cui viene deciso di creare una pattuglia di dogana mobile
franco-belga per debellare un ingente traffico di droga, Mathias decide di
far squadra con Vandevoorde per conquistare un posto nel cuore
dell'arcigno francofobo e ottenere il suo beneplacito a entrare a far
parte della famiglia. |
Edoardo Becattini – mymovies.it |
promo |
1993. All'atto di nascita della Comunità Europea, la convivenza tra francesi e belgi si fa sempre più insofferente. Ne danno prova i due agenti della dogana Ruben Vandevoorde (belga) e Mathias Ducatel (francese) che, loro malgrado, si vedono costretti a lavorare fianco a fianco pattugliando le strade di campagna del confine franco-belga. Dany Boon ci riprova, e sull'onda del successo travolgente di Giù al Nord, ci propone una commedia leggera, tutta protesa a ridicolizzare i pregiudizi culturali e razziali che animano ogni comunità attraverso stereotipi e sketch divertenti. |
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TORRESINO - ottobre 2011 |
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