circolo The Last Tycoon

Assessorato alle Politiche di Pace

 

cinema invisibile TORRESINO gennaio-aprile 2007

la mappa delle esecuzioni 2006 (fonte Venerdì-La Repubblica)

da MEDIATECA ITC Gramsci - Cinema e pena di morte (a cura di Ezio Leoni)

Ci sono tematiche che ci si aspetterebbe di veder decadere nell'interesse, non solo cinematografico. Attorno alla "legalità" civile della pena di morte si dibatte da tempo, spesso spiazzati da crimini efferati che esasperano gli animi e tendono a coniugare il "comprensibile" istinto di vendetta dei singoli in cinica, brutale "estrema ratio" delle istituzioni.

Certo che è esemplare l'educazione al dubbio che hanno lasciato nei cuori dei cinefili film della forza di Alba fatale, Siamo tutti assassini, L'alibi era perfetto, La parola ai giurati così come è significativa lo pregnanza schermica di film-documento quali Daniel e (solo nel circuito dei cineclub) Huston Texas e La sottile linea blu. Se Craven con Sotto shock estremizza la riflessione in un horror allucinato, Kieslowski pone lo sguardo sulla pietosa "disumanità" di un giovane assassino (Decalogo 5), mentre Amelio affida al pacato garantismo di Gian Maria Volonté il teorema giuridico di Porte aperte.
La voce di più alta liricità e commossa pietas viene comunque da
Dead Man Walking di Tim Robbins, mentre Il miglio verde offre una rilettura cinematografica pedissequa, ma davvero emozionante dello splendido romanzo a puntate di Stephen King. Tocca infine a Lars von Trier di sorprendere pubblico e critica con un musical esistenziale di Dancer in the Dark che si chiude con una esecuzione di toccante impatto figurativo, ma anche Patrice Le conte, col suo dramma romantico nel Canada di metà ottocento (L'amore che non muore) contribuisce una volta di più, a scavare, attraverso la smagliante evocaticità delle immagini cinematografiche, nell'assurda barbarie della pena capitale.

Fragili come vetro soffiato, siamo noi, anche nelle condizioni migliori. Ammazzarci l’un l’altro con il gas e l’elettricità e a sangue freddo? Che follia. Che orrore

Il miglio verde - Stephen King, 1995

 

Uomo morto, in marcia!

Dead Man Walking -Tim Robbins, 1995



1943 Alba fatale (The Ox-Bow Incident) - William A. Wellman - [USA] 1h 15' b&n

1952 Siamo tutti assassini (Nous sommes tous des assassins) - André Cayatte [Francia/Italia 1h 55' b&n

1956 L'alibi era perfetto (Beyond a Reasonable Doubt) - Fritz Lang [USA] 1h 20' b&n

1956 L'alibi dell'ultima ora (Time Without Pity) - Joseph Losey [Gran Bretagna] 1h 28'

1957 La parola ai giurati (Twelve Angry Men) - Sidney Lumet [USA] 1h 35' b&n

1958 Non voglio morire (I Want to Live) – Robert Wise [USA] 2h 1' b&n

1964 La ballata del boia (El verdugo) - Luis Garcìa Berlanga [Spagna/Italia] 1h 35' b&n

1969 La vita, l'amore, la morte (La vie, l'amour, la mort) - Cluaude Lelouch [Francia/Italia] 1h 53

1981 Huston Texas (documentario) - Francois Reichenbach [Francia]

1983 Daniel  Sidney Lumet - [USA] 2h 10'

1987 Assassino senza colpa?/Ritratto di un seriall killer (Rampage) - William Friedkin [USA] 1h 37'

1988 La Sottile linea blu (The Thin Blue Line) - Errol Morris [USA] 1h 36'

1989 Decalogo 5  (Dekalog, piec) - Krzysztof Kieslowski  [Polonia] 57'

1989 Sotto shock (Shocker) - Wes Craven [USA] 1h 50'

1990 Porte aperte - Gianni Amelio [Italia] 1h 48'

1995 Dead Man Walking - Tim Robbins [USA] 2h 2'

1996 Difesa a oltranza (Last Dance) - Bruce Baresford  [USA] 1h 43'

1996 L'ultimo appello (The Chamber) - James Foley [USA] 1h 36'

1999 Fino a prova contraria (True Crime) - Clint Eastwood  [USA] 1h 55'

1999 Il miglio verde (The Green Mile) - Frank Darabont [USA] 3h 8'

1999 Il gigante di ferro (The Iron Giant) – Brad Bird [USA] 1h 26' animazione

1999 Dancer in the Dark - Lars von Trier  [Danimarca] 2h 20'

2000 L'amore che non muore (La Veuve de Saint-Pierre) - Patrice Leconte [Francia] 1h 50'

2002 The Life of David Gale – Alan Parker [USA] 2h 11'

2006 Salvador - 26 anni contro Manuel Huerga [Spagna/Gran Bretagna] 2h 04'
La PENA DI MORTE, anche se ritenuta a ragione una barbarie, ancora resiste in molti paesi del mondo, mentre in altri l'opinione pubblica è divisa: la Giustizia può arrivare a decidere della vita e della morte di un individuo? Ghigliottina, sedia elettrica, impiccagione, fucilazione, taglio della testa con la sciabola, lapidazione, camera a gas e iniezione: sono questi i metodi conosciuti e più frequenti. Alcuni sono ritenuti orribili, altri più "umani" nel senso che il condannato a morte, nel momento dell'esecuzione capitale, non soffrirebbe. Ma chi può veramente dirlo? È certo comunque che ci sono gli ultimi, terribili istanti prima dell'esecuzione e i successivi tempi di sopravvivenza. È davvero solo questione di un attimo? Sembra che questa sia un'opinione falsa. Perfino la ghigliottina consente di restare vivi ancora per uno o due minuti dopo che la lama si è abbattuta sul collo del condannato…
fucilazione [tempo di sopravvivenza: incerto] - con la fucilazione la sentenza viene eseguita da un plotone composto da sei fino a diciotto uomini. Dopo che il condannato ha ricevuto la prima scarica, chi comanda il plotone si avvicina e gli spara alla tempia o alla nuca: è il colpo di grazia. Secondo padre Joseph Vernet «la coscienza, anche dopo il colpo di grazia,resta ancora a lungo e la fucilazione è uno dei metodi più barbari». Nonostante questo è ancora adottata in molti paesi. Negli Stati Uniti resta nello stato dell'Utah.
ghigliottina [tempo di sopravvivenza: 1-2 minuti] - una lama a taglio obliquo, pesante dai quaranta agli ottanta chili, viene liberata con una leva dal boia e va a cadere verticalmente sul collo del condannato, imprigionato tra due lunette di legno contrapposte, decapitandolo. Sembra che la morte dei ghigliottinati non sia istantanea: il cervello può rimanere vivo due minuti dopo il taglio delle arterie del collo e perciò secondo alcuni, la testa del condannato resterebbe cosciente "per almeno un minuto, e forse anche di più,dopo il taglio della lama.
impiccagione [tempo di sopravvivenza: 8-13 minuti] - un cappio, al termine di una lunga fune, viene stretto attorno al collo del condannato, col nodo scorsoio lateralmente in corrispondenza della carotide (strangolamento) oppure posteriormente in corrispondenza della colonna vertebrale (rottura delle vertebre e del midollo spinale). La fune è saldamente legata al patibolo e l'apertura di una botola sotto i piedi del condannato ne provoca la morte. Secondo alcuni, questa però non è istantanea: al contrario l'agonia degli impiccati dura a lungo, anche oltre i dieci minuti.
sedia elettrica [tempo di sopravvivenza: 10 minuti] l- a persona da giustiziare è legata a una sedia di legno isolata elettricamente. Un elettrodo viene fissato sulla sua testa, un altro Ira il piede e la caviglia sinistra. Il boia manda la corrente per due minuti e 18 secondi con un voltaggio iniziale di 2000 volt ma con alternanze successive più basse per evitare che l'uomo bruci. Secondo le dichiarazioni di alcuni testimoni, la morte sulla sedia elettrica non sopravviene prima di dieci minuti.
camera a gas [tempo di sopravvivenza: 8-10 minuti] - il condannato viene legato su una sedia dentro una cabina a tenuta stagna. Alcune uova di cianuro vengono fatte cadere in catinelle di acido solforico poste sotto la sedia del condannato. I gas di cianuro liberati e respirati dall'uomo, ne producono la morte. Secondo la testimonianza dei direttori delle carceri l'agonia nelle camere a gas è dolorosissima e dura anche dieci minuti.
garrota [tempo di sopravvivenza: 25 minuti] - la garrota provoca lo strangolamento lento per mezzo di un collare di ferro fissato allo schienale di una sedia. Il collare ha una vite che il boia stringe stando alle spalle dell'uomo da giustiziare: così un cuneo di ferro gli schiaccia le vertebre cervicali. Il cuore, secondo alcune testimonianze certe, non si ferma istantaneamente ma può continuare a battere anche venticinque minuti. Il metodo è stato in uso in Spagna ma, dopo la morte di Franco, è stato sospeso.
iniezione [tempo di sopravvivenza: 6-15 minuti] - si inietta prima una forte dose di Pentothai che procura una specie di sonno profondo, quindi della succinilcolina (ha un'azione simile al curare) che produce la paralisi respiratoria immediata. Il blocco cardiaco avviene in via indiretta per anossia, cioè per mancanza di ossigeno. Il cuore entra in fibrillazione e alla fine si arresta, ma non prima di sei-dieci minuti.
taglio della testa [tempo di sopravvivenza: 1-2 minuti] - il condannato, spesso con le braccia e le mani incatenate e con i ferri alle caviglie viene legato a un palo. Il boia colpisce con una spada sulla parte posteriore del collo. La morte avviene per la rottura del midollo spinale con il primo colpo. Con un secondo colpo viene approfondito il taglio ma senza recidere necessariamente i vasi del collo: la testa può perciò restare attaccata al busto. Secondo documentazioni e testimonianze, la morte arriva anche dopo due minuti.