In un mondo in cui gli individui hanno architetture psicologiche spesso fragili e precarie, le barriere del disagio costituiscono uno dei muri sociali più duri da abbattere. E il cinema sa spaziare tra le difficoltà dei singoli e dei gruppi focalizzando problematiche e interrelazioni di “resistenza” e solidarietà. Così in Monsieur Lazhar il protagonista, algerino rifugiato in Canada che si improvvisa insegnante elementare, riesce a conquistare la fiducia di alunni e docenti, ma il futuro può riservare amare sorprese... È sempre il tema della multiculturalità e dell’integrazione che regge le fila de L'ospite inatteso in cui un professore universitario, dopo aver scoperto che il suo appartamento a New York è occupato da una coppia di stranieri, stringe con loro un'insolita quanto profonda amicizia. Se Swing apre lo sguardo sulla realtà delle comunità gitane e offre una rasserenante sintonia tra la passione musicale e il sentimento amoroso di giovani di diversa etnia, il disagio adolescenziale si fa strada invece nel vissuto di Kiko, sedicenne di origini filippine che conduce un'esistenza incerta, dispersa nella periferia friulana, alla ricerca di un senso e di una guida (Se chiudo gli occhi non sono più qui). E la criticità di una realtà giovanile emarginata e inquieta riesplode, a “ritmi musicali”, per le strade di Gerusalemme in Qualcuno con cui correre: sulle tracce di un cane scappato di casa, Assaf, Tamar e Shay sono in corsa contro l’egoismo e la brutalità del mondo che li circonda.
Ma si può affrontare il contesto del disagio senza entrare nella complessa problematica della disabilità? Il tono può essere quello accattivante di che miscela con furbizia malattia e immigrazione (
Quasi amici) o quello di umana e sincera spontaneità di Claudio Bisio e della sua cooperativa di ex malati mentali che in Si può fare lottano per riappropriarsi della propria dignità.
Perché “la risposta” è nell'esperienza propositiva non solo di rapporti umani “socialmente utili” ma di una coscienza personale in cui l'apertura alla diversità è un valore inderogabile e in cui il processo di inclusione sociale è l'arricchimento necessario per una società civile. Non solo con l'utopia dei buoni propositi, ma con una concreta disponibilità al confronto.

ezio leoni


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