agosto-settembre
ottobre 2005

trimestrale di cinema, cultura e altro...

n° 14
Reg.1757 (PD 20/08/01)

 

   speciale VENEZIA LXII  

VENEZIA LXII

Leone d’Oro
Brokeback Mountain
Ang Lee
Leone d'argento
Philippe Garrel
(Les amants réguliers)

Premio Speciale
della Giuria

Mary
Abel Ferrara

Osella miglior
sceneggiatura

G. Clooney - G.Heslow
(Good Night, and Good Luck.)
Osella miglior
fotografia

William Lubtchnsky
(Les amants réguliers)
Coppa Volpi miglior interprete maschile
David Strathairn
(Good Night, and Good Luck.)
Coppa Volpi miglior interprete femminile
Giovanna Mezzogiorno
(La bestia nel cuore)
Premio M. Mastroianni
giovane interprete emergente

Ménothy Cesar
(Vers le sud)

 ORIZZONTI

Premio ORIZZONTI
East of Pardise
Lech Kowalski
Premio ORIZZONTI Doc.
Pervye na lune
Aleksey Fedortchenko

Giornate degli autori

Premio Opera Prima
"Luigi De Laurentiis”

13 (Tzameti)
Gela Babluani

     Di incubo in incubo. Se sulla 62a edizione della Mostra del Cinema alitava lo spettro di Veltroni (con il rischio che il Festival venga defraudato e che la vetrina cinematografica nazionale trovi eccessiva sponda romana), i tagli del Governo alle finanze della Cultura hanno vieppiù incupito il futuro della kermesse veneziana. Il primo risultato "anticinema" è stato quello di distrarre l'attenzione generale dal cinema vero, quello che illumina lo schermo e che, troppo spesso, non riesce a sintonizzare sulla stessa lunghezza d'onda il giudizio della critica e la risposta del pubblico. Due esempi per tutti. I giorni dell’abbandono, decisamente mediocre, ha infastidito non poco gli addetti ai lavori, ma ha avuto applausi scroscianti in Sala Grande e grande successo al botteghino (confortando la spocchia di Faenza verso qualsiasi rilevo costruttivo al suo lavoro), un film come Les amants réguliers, di sublime intensità, ha trovato ben poco riscontro, sia nell'attenzione dei massmedia (Garrel resta ostico anche agli addetti ai lavori) sia, soprattutto, nel consenso popolare in sala (d'altronde tre ore, in bianco e nero,  in versione originale sottotitolata...).
Fortuna che Good Night, and Good Luck. ha riconciliato cinefili e spettatori comuni (una piacevole sorpresa il rigore politico-stilistico di George Clooney - un
Leone d'oro "rubato" quello assegnato alla fine a Brokeback Mountain, verace ma prolisso) e che, sempre per restare nel guado dei grandi divi, Russel Crowe è stato magnificamente diretto, da un
film precedente in archivio Ron Howard film successivo in archivio in stato di grazia, in Cinderella Man un'avventura presa pari pari dalla storia del pugilato, ove la verosimiglianza si sposa con l’emozione dei sentimenti e il barcamenarsi dei personaggi tra pubblico e privato è descritto con appassionata sincerità.
Per il resto vi affidiamo ai gusti e alle stimolazioni critiche dei nostri inviati, permettendoci un ulteriore specchietto riassuntivo, mini guida (in ordine alfabetico) per una Venezia LXXII da segnalare, a tutti!

ALL THE INVISIBLE CHILDREN
autori vari
Fuori concorso

L’infanzia negata in sette episodi. Da Spike Lee a Kusturica (i migliori) per raccontare le miserie dei bambini del mondo.
Da vedere: dolceamaro

LA BESTIA NEL CUORE
Cristina Comencini
Concorso

Il male oscuro di una famiglia “normale”. La voglia di uscire dall’incubo. La difficile presa di coscienza di abusi dimenticati.
Sofferto e… vedibile

CASANOVA
Lasse Hallstrom
Fuori concorso

Una commedia-omaggio a Venezia e all’amore. Una Casanova più romantico che libertino, tra Shakespeare e Goldoni.
Di piacevole visione: meno mieloso del previsto

CINDERELLA MAN
Ron Howard
Giornate degli autori

Storia (pugilato e depressione) e sentimenti in un amalgama degno della miglior tradizione hollywoodiana.
Una mezzora finale che incolla alla sedia: da vedere

C.R.A.Z.Y
Jean-Marc Vallée
Giornate degli Autori

Tanta ottima musica per una famiglia piena contraddizioni. In primis quelle di Zac, incapace di decidere della propria sessualità.
Vibrante, da scoprire

EVERYTHING IS ILLUMINATED
Liev Schreiber
Orizzonti

Un viaggio in Ucrania di un giovane ebreo alla riscoperta del passato. Una partenza bizzarra che si stempera nel riaffiorare di commossi ricordi.
Da vedere: intenso

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK.
George Clooney
Concorso

Gli anni ’50 negli USA, quelli della guerra fredda e del maccartismo. Ma anche quelli di un giornalismo televisivo sferzante, strenuo difensore dei diritti civili.
Da non perdere: iperdemocratico

LA SPOSA CADAVERE
Tim Burton
Fuori concorso

Ancora la fantasia macabra e sorridente di Tim Burton.
Da non perdere:" fantastico"

SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE
Park Chan-wook
Concorso

La vendetta come personale giustizia inesorabile. Una violenza più indotta che mostrata.
Consigliabile solo a spiriti e stomaci forti: angosciante

 FUORI CONCORSO
    
All the Invisible Children è un progetto che nasce con le migliori intenzioni: affrontare il problema dei bambini ignorati, dare visibilità alla loro condizione, mettere in primo piano situazioni su cui raramente si accendono i riflettori, situazioni conosciute certo ma spesso accantonate dalla mente come collaterali di drammi “più grandi”. Con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza del pubblico, ma anche di aiutare direttamente i bambini in difficoltà.>>

 CONCORSO
  Cineasta sensibile e multiforme, Cristina Comencini in una carriera quasi ventennale ha toccato molti generi, compreso il thriller (con l’interessante e sfortunato
La fine è nota). Con
La bestia nel cuore porta sullo schermo un suo romanzo, con sensibilità visiva e drammatica. La vicenda della doppiatrice che si scopre incinta e non sa perché alcuni frammenti di memoria riguardanti i suoi genitori la tormentino così tanto, colpisce nel segno...>>
 

 CONCORSO
   Da una storia d’amore tra due cowboy qualcuno potrebbe aspettarsi un film dagli effetti forti, vuoi per l’accostamento tra il genere western e il melo, per giunta omoerotico, vuoi per la demistificazione di una delle icone maschili più consolidate dell’immaginario cinematografico.
Ebbene, il film di Ang Lee,
Brokeback Mountain, inatteso Leone d’oro alla 62° Mostra del Cinema di Venezia, riesce davvero a sciogliere come neve al sole aspettative o preconcetti...
>>

 FUORI CONCORSO
     "Un film elegante": il commento di un amico-collega all’uscita dalla proiezione di Bubble, film di Steven Soderbergh, presentato a Venezia. Confesso che l’attributo mi ha lasciata non poco perplessa in quanto riferito ad un film che racconta la storia di tre operai (un ragazzo, una ragazza madre e una donna matura) di un piccolo paesino dell’Ohio, tra i quali si sviluppa uno strano triangolo, che degenera in un imprevedibile omicidio.>>

 FUORI CONCORSO
   Edmond è cinema-teatro allo stato puro. Tratto da una impeccabile sceneggiatura di David Mamet, scarna, essenziale, piena di significanti e significati, ma per crudezza del testo rifiutata e, di conseguenza, trattenuta in fondo al cassetto finché non si è presentata l’occasione ad hoc renderla scena-film-spettacolo...>>


 

CONCORSO
   Tra l’invasione di pellicole cinesi al Lido, è passato in concorso lo splendido Everlasting Regret (o Canto dell’eterno rimpianto) dell’hongkongese Stanley Kwan, autore tra i più conosciuti in patria e vincitore di riconoscimenti a festival europei come Berlino e Locarno. Purtroppo non è semplice evitare di cedere alla facile lusinga di fronte a questo film, e non si potrà mancare di definirlo immediatamente bello.>>

GIORNATE DEGLI AUTORI
    Spesso capita che nelle sezioni parallele dei festival si trovino opere che sono delle vere e proprie scoperte, o sorprese inaspettate legate ad autori che non si conoscono e perciò difficilmente collocabili. Nella seconda edizione delle Giornate degli Autori è passato Falling… in Love del taiwanese Ming-tai Wang, regista non alle prime armi e assistente alla regia a più lungometraggi del ben più noto Tsai Ming-liang.
E di quest’ultimo effettivamente si sente forte l’influenza: come suggerisce il titolo si parla d’amore...
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 CONCORSO
      Strano destino tocca ad un regista eccentrico come Terry Gilliam: dopo il successo di L’esercito delle dodici scimmie sembrava fosse cominciata per lui una nuova fase, confermata dalla libertà assoluta di Paura e delirio a Las Vegas. Ma anni di progetti arenati, falliti, rimandati ci hanno privato di questo grande del cinema mondiale, l’unico americano dei gloriosi Monty Phyton. Ora, a distanza di quasi otto anni, torna contemporaneamente con due film: uno è Tideland,  a budget minuscolo, l’altro è questo The Brothers Grimm...>>

 CONCORSO
  Sono passati quattro anni dall’ultima, intensa e coriacea, opera di Abel Ferrara, Il nostro Natale. Un segno inequivocabile del tempo necessario per elaborare una nuova riflessione, che, per Ferrara, non coincide mai con le richieste di un pubblico pretenzioso o con la morale speculativa della logica produttiva hollywoodiana. Mary è un film denso, sofferto, complesso, più di quanto possa apparire. E non è affatto incomprensibile la reazione scettica del pubblico, della critica, della Mostra tutta...>>

 CONCORSO
Di fronte a O Fatalista e ad un autore come Joao Botelho una premessa è opportuna, in quanto adattare un’opera letteraria per il cinema risulta da sempre un’operazione controversa. Le possibilità sono pressoché infinite ma è luogo comune ritenere la trasposizione per lo schermo una perdita nei confronti del testo letterario... >>

 CONCORSO
    Per Romance & Cigarettes,  sua terza creatura cinematografica, Turturro ha scelto il musical, ma il modo è piuttosto pretestuoso; un mezzo per sdrammatizzare la materia offerta, la tematica hard che l’attore-regista ha voluto fare propria fin dallo script (anch'esso a sua firma)... >>

 CONCORSO
     I
l rosso e il bianco sono i colori dominanti di Sympathy For Lady Vengeance, il film di Park Chan Wook, che conclude la trilogia della vendetta dopo Sympathy for Mr. Vengeance e Old Boy.  >>

 

 FUORI CONCORSO
     In The Descent sei amiche si improvvisano speleologhe dilettanti, calandosi in una caverna sotterranea. Presto se ne pentiranno, non solo perché la zona è inesplorata, ma anche perché è abitata da un manipolo di creature umanoidi assetate di sangue. Tre anni dopo Dog Soldiers, Neil Marshall è tornato con un magnifico horror d’atmosfera, che si cala nelle pulsioni più basse dell’uomo (spingendo ancor di più all’adesione emotiva, visto che le protagoniste sono donne e sono amiche) per riemergerne mostrando un conflitto impari... >>

 ORIZZONTI
    Che cosa hanno in comune il documentario Pervye Na Lune (The First On the Moon) del giovane regista russo quasi esordiente Fedortchenko (premiato come miglior film della sezione Orizzonti) e The Wild Blue Yonder del ben più famoso Werner Herzog, che ultimamente in questo genere ha dato le migliori prove del suo talento?
Almeno due elementi li accomunano: il tema della ricerca spaziale e il fatto di appartenere ad un genere ibrido a metà strada tra la fiction e il documentario.
>>
 

 ORIZZONTI
     Un bel documentario quello dedicato a Vera von Lehndorff, in arte Veruschka, la prima modella ad assurgere a fama internazionale. Aveva iniziato la carriera giovanissima: figlia di genitori perseguitati dal regime nazista, soffrì tantissimo, ma il suo lavoro nato a poco a poco in sordina, poi di sempre maggior e crescente successo, tanto da farla apparire su tutte le copertine dei periodici internazionali più di prestigio, da Vogue a Time a Stern, fece di lei l’archetipo della modella per eccellenza >>

 

in rete dal 3 novembre 2005

redazione!
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