Haiku sull’albero del prugno

Mujah Maraini Melehi

 

Tokyo 1943: l’antropologo italiano Fosco Maraini e la moglie Topazia Alliata rifiutano di firmare per la Repubblica di Salò. A seguito della loro scelta vengono mandati a Nagoya in un campo di Prigionia con le loro tre figlie Dacia, Yuki e Toni. Oggi: Mujah, la nipote, rivive l’esperienza della sua famiglia e la loro eredità portando i loro ricordi alla vita come ha fatto lei con il suo viaggio in Giappone.

 

 

 

Haiku on a Plum Tree
Italia 2018 – 1h 13′

Tokyo 1943: l’antropologo italiano Fosco Maraini e la moglie Topazia Alliata rifiutano di firmare per la Repubblica di Salò. A seguito della loro scelta vengono mandati a Nagoya in un campo di Prigionia con le loro tre figlie Dacia, Yuki e Toni. Mujah, figlia di Toni, a distanza di tanti anni, va in Giappone per ripercorrere l’esperienza familiare e rielaborarla facendola propria attraverso il recupero della memoria.

Il documentario si muove tra memoria visiva e memoria collettiva in un viaggio generazionale che la regista, Mujah Maraini-Melehi, compie alla ricerca di un senso e di un’eredità storica ed emozionale attraverso ciò che ha lasciato la famiglia Maraini a partire dai ricordi della prigionia in Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1938 Topazia Alliata e suo marito, Fosco Maraini partivano per il Giappone, lasciandosi alle spalle un’Italia oppressa dal Fascismo. All’indomani dell’8 settembre 1943, Topazia e Fosco decidono, separatamente, di non firmare per la Repubblica di Salò, condannando loro stessi e le figlie (Dacia, Yuki e Toni) ad essere le uniche bambine in un campo di prigionia giapponese e lei, Topazia, l’unica donna. La famiglia avrebbe affrontato due anni molto difficili prima di essere liberata alla fine della guerra. Durante la prigionia Topazia (scomparsa nel novembre 2015 all’età di 102 anni) annotava pensieri ed emozioni su un piccolo diario le cui pagine ingiallite lo rendono, ad oggi, uno dei protagonisti fondamentali di questa storia. Per il suo carattere di testimonianza diretta, il diario che racconta quegli anni, interrotto qui e lì da qualche scarabocchio di Dacia bambina, costituisce il filo conduttore della narrazione.

È sua nipote Mujah che rilegge oggi quelle pagine insieme alla madre Toni: “Haiku on a Plum Tree è un viaggio personale – come nipote, figlia e madre – alla ricerca del mio passato e di un lascito familiare collettivo. Un percorso di comprensione e riconciliazione attraverso le generazioni”.
A rendere più intensa la narrazione, le musiche originali del premio Oscar Ryuichi Sakamoto che ne ha composto il tema originale Italian Ainu.

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