ottobre 2023

periodico di cinema, cultura e altro... ©
 

n° 86
Reg.1757 (PD 20/08/01)

 
 

FESTIVAL DI VENEZIA                                        

 

30 agosto - 9 settembre 2023

  Non succede spesso di trovarsi in sintonia con il verdetto dei giurati veneziani. Quest'anno il LEONE D’ORO per il miglior film a Poor Things (Povere creature!) era predestinato. Il film di Lantimos è sfacciatamente barocco, eccessivo, ridondante, ma è il titolo perfetto per dare tono e prestigio a questa edizione del Festival di Barbera (vedremo come reagirà il pubblico all'uscita in sala). Ad avvalorare la personalità d'essai di questa mostra ecco poi il LEONE D’ARGENTO – Gran Premio della Giuria a Aku Wa Sonzai Shinai (Il male non esiste); il lavoro di Ryusuke Hamaguchi non ha il fascino avvolgente di Drive My Car, ma sa condurre lo spettatore in un mondo incontaminato dove l'armonia con la natura diventa un enigma esistenziale. E che dire del LEONE D’ARGENTO Premio per la migliore regia a Matteo Garrone per Io capitano? Non è un contentino al cinema italiano (c'erano sei titoli in concorso e non c'è stato nessun altro premio), è il giusto tributo ad uno sguardo certo insolitamente buonista, ma coerente in sceneggiatura e regia, sul fenomeno bruciante dell'immigrazione; e il PREMIO MARCELLO MASTROIANNI al giovane attore emergente Seydou Sarr va a suffragare l'impegno e la sincerità d'intenti di Garrone. L'altra istantanea cinematografica sull'argomento è Zelona granica (Il confine verde) di Agnieszka Holland talmente amaro, coinvolgente e drammatico che il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA sembra quasi troppo misero come riconoscimento in questa Venezia 80°. A Larrain e al suo horror fantapolitico El Conde non si poteva negare un premio e non essendocene uno per la visonarietà non restava che il PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA, a valorizzare la spiazzante follia dello script firmato assieme Guillermo Calderón. Restano, meno convincenti a nostro parere, le assegnazioni delle coppe Volpi per le interpretazioni: forse quella a Cailee Spaeny (Priscilla), a spese di Emma Stone, è comprensibile per la sua toccante presenza di fragile ragazza accanto ad un mostro sacro come Elvis, ma, con tutto il rispetto per il Peter Sarsgaard di Memory, come si è potuto trascurare l'eccelsa performance di Caleb Landry Jones che da solo regge tutta forza empatica del Dogman di Besson?

un click sull'immagine per leggere la recensione:

 
Ezio Leoni Cristina Menegolli Licia Miolo Giovanni  Martini
         
Matteo Pernini

Ezio Leoni

 
 

INCONTRI DEL CINEMA D'ESSAI

 

Mantova 2-5 ottobre 2023


  (E.L.) Curiosa sinergia sportiva nella vetrina della XXIII edizione degli INCONTRI DEL CINEMA D’ESSAI organizzati a Mantova dalla FICE. Due film di forte impatto visivo e di grande umanità come Day Of The Fight e Tatami hanno in comune non solo il tema dello sport (il pugilato e il judo) ma anche un rigoroso bianco e nero, nonché la stessa identica durata e di essere stati presentati entrambi a Venezia 80°-Orizzonti.

In  Day Of The Fight  (regia di Jack Huston, durata 105') il protagonista si ritrova combattuto (è il caso di dirlo) tra il suo passato, segnato da un incidente d'auto per il quale è stato responsabile della morte di un ragazzo, e il presente dove ha l'occasione di far valere finalmente sul ring le sue doti di pugile. Se a questo si aggiungono i postumi di una commozione cerebrale e una relazione familiare compromessa nei rapporti con moglie e figlia, il pathos del film raggiunge una costante livello di tensione e, se il finale forse eccede nel voler chiarire tutti i tasselli della vicenda, l'empatia è sempre assicurata.

In tal senso non è da meno  Tatami  di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimiche (sempre 105') che lavora in crescendo nel raccontare la corsa verso il titolo mondiale di Leile, una judoka iraniana che si troverà a dover fronteggiare non solo avversari di rango ma anche l'ottusità della federazione del suo paese che vuole evitare la possibilità di un ippon con la concorrente israeliana. Da emozionate percorso sportivo Tatami si trasforma in un ansioso dramma politico e anche qui il bianco e nero gioca a favore di un impatto visivo e narrativo davvero coinvolgente.

Non si sa ancora la data di uscita. ma entrambi i film hanno già distributore per l'Italia (Movies Inspired e Bim). Non resta che attendere.

 
 

CINEMA LUX - PADOVA

 

programmazione ottobre-dicembre 2023

 

 
 

in rete dal 28 ottobre 2023

 

 

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