Tellurica – Racconti dal cratere

autori vari

 


Dieci storie che ripercorrono il dramma del terremoto con gli occhi di chi l’ha vissuto dall’interno. Dieci punti di vista diversi per ricordare gli eventi del maggio 2012, riuniti in un film collettivo.

 

 

 

 

  

Italia 2012 – 1h 20′

REGIA: Francesco Barozzi, Carlo Battelli, Roberto Cavana, Giuseppe Ferreri, Domenico Guidetti, Marco Maselli, Mirco Marmiroli, Emanuele D’Antonio, Corrado Ravazzini, Nicola Xella

http://www.mymovies.it/film/2014/telluricaraccontidalcratere/

Anniversario – Una telefonata improvvisa strappa una donna al lavoro di sgombero tra le macerie di un casa. La donna attraversa un paese fantasma, tra crepe, crol-li e lavori in corso alla ricerca di qualcuno che sembra introvabile. Uno scorcio tra le emozioni di chi ha perso tutto durante i terremoti del 2012 e proprio dai luoghi familiari e vuoti, attende di riprendere a vivere.

Shell Shocks Radio – Nell’immediato post terremoto, un uomo come tanti, non riesce a recuperare la propria routine: vive in macchina, tra espedienti e accorgimenti silenziosi, nella perenne attesa della prossima scossa pronto a seguire la via di fuga più vicina. Ma la vita va avanti, lentamente, come le partite di calcio e le piccole passioni che lo strappano alla solitudine dello shock post traumatico.

Lettere dal fronte – Il terremoto raccontato attraverso gli occhi di un bambino che immagina una guerra in corso, durante la quale gli amici, la famiglia, e tutti i luoghi che conosce sono sotto assedio facendo del bambino stesso il protagonista involontario di una cronaca candida e trasparente degli scenari post scosse vissuti in un comune dell’Emilia.

404 Time not found – Eleonora e Matteo condividono spazio e tempo la sera della prima scossa. Insieme compiono i passi di una danza che si conosce, dando luogo alla creazione di un rituale di cui forse non si ha piena coscienza.

You had to be there – La frase “ci dovevi essere dentro per capire” è stata ripetuta varie volte nelle diffusioni mediatiche dopo i recenti terremoti in Italia. Ed è proprio attraverso lo sguardo degli abitanti di un territorio emiliano che viene raccontato un terremoto, ad anticipare le scosse in Emilia, ovvero quello della notte del 6 aprile 2009 a L’Aquila. Riusciamo oggi, a immaginare com’è vivere il terremoto?

4:04 – Il corto nasce dall’immagine di una donna di mezza età che in un istante preciso, alle 4:04 di una notte, in pochi attimi, vede cadere a pezzi tutto quello che ha. Guarda fisso nel vuoto davanti a sé, dietro di lei gli oggetti in casa cadono. Un flusso di immagini e suoni legati alla sua vita e a quel luogo, tra visioni di ricordi nel passato, e nel futuro. Il corto è realizzato con la tecnica dell’animazione.

Wang La storia di Wang è di quelle che non vengono mai raccontate. Una storia che ne racchiude altre, dove le giornate sono composte da piccoli gesti ripetitivi. Wang è una di quelle persone che ignoriamo incrociandole per strada, di quelle che consideriamo troppo diverse perché originarie di luoghi fin troppo lontani. Ma Wang è più simile a noi di quanto il volto non riesca a mostrare. Wang ha conosciuto il terremoto.

Il respiro del Gigante Un uomo, in viaggio, tra la Natura e gli eventi. Un momento di riflessione, sul terremoto e sul rapporto che l’Uomo ha stabilito con la Natura. Come un sogno al risveglio o una premonizione ad occhi aperti.

L’occasione – Una coppia rientra a casa dopo un breve viaggio. Dalla vacanza hanno portato un souvenir, una bottiglia di buon vino per un’occasione speciale. Ma qual’è “l’occasione”? Il momento giusto non sembra arrivare mai. La risposta potrebbe essere nel presente. Tratto da un episodio realmente accaduto, raccontato sul blog di Antonio Borelli.

Happy Birthday Rovereto – Rovereto due anni dopo il sisma. C’è uno scarto profondo tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere. Ed è esattamente lo spazio che separa il reale dall’irreale dove appare l’immagine di un clown a unire realtà e aspettative.

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