The New York Review of Books: The 50 Year Argument

Martin Scorsese, David Tedeschi

Diretto da Martin Scorsese e dal suo fedele collaboratore David Tedeschi, il film cavalca le onde della storia letteraria, politica e culturale proprio come ha fatto la celebre rivista. Provocatorio, eccentrico e incendiario, il documentario intreccia rari materiali d’archivio, interviste ai collaboratori, estratti da opere di autori. Tutto rivisto attraverso lo sguardo di un maestro del cinema!

USA 2014 (97′)


   The 50 Year Argument, diretto da Martin Scorsese e dal suo fedele collaboratore David Tedeschi, cavalca le onde della storia letteraria, politica e culturale proprio come ha fatto la celebre rivista. Provocatorio, eccentrico e incendiario, il film intreccia rari materiali d’archivio, interviste ai collaboratori, estratti da opere di autori emblematici quali James Baldwin e Gore Vidal e filmati vérité originali girati nella redazione della “Review”. Il film riesce a cogliere la forza con cui le idee determinano la storia. “Le riviste non cambiano il mondo” dice il saggista Avishai Margalit “ma influenzano il clima intellettuale come il cavallo degli scacchi, una mossa avanti e poi di lato, senza seguire una linea retta”. Un film sulla storia e l’influenza della New York Review of Books , che ha segnato il suo 50 ° anniversario nel 2013. Il documentario utilizza una combinazione di materiale d’archivio, cita dalla Review e da interviste contemporanee per dare una visione della copertura della rivista sul suo mezzo secolo di pubblicazione, concentrandosi su come i suoi scrittori ed editori hanno affrontato i grandi temi del giorno.

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Quando Martin Scorsese non si occupa di broker e malavitosi, dedica una particolare attenzione a storie di tutt’altro tipo. Dopo aver diretto nel 2005 No direction Home: Bob Dylan, e il più recente George Harrison: Living in the material world (2011), il regista torna a confrontarsi con il documentario e questa volta lo fa restituendoci un mirabile ritratto di una delle più importanti ed influenti riviste di tutti i tempi: The New York Review of Books. In occasione del cinquantesimo anniversario del NYRB, Scorsese, affiancato dal collega David Tedeschi, realizza un’opera in cui ripercorre, con interviste e minuziosi ritratti di alcune tra le personalità più rappresentative e carismatiche del giornale, la storia, le dinamiche e le vicende susseguitesi dall’anno della sua fondazione (il lontano 1963) fino ad oggi. Con Robert Silvers al timone – cofondatore della rivista – la New York Review of Books, si è affermata come veicolo di un pensiero indipendente e critico nei confronti della società americana, incoraggiando le promesse della letteratura.
In questo particolare contesto, il set cinematografico sembra coincidere con quello della vicenda narrata, trattandosi chiaramente dell’ufficio sede principale della NYRB nonché culla vitale della rivista. Esso si presenta esattamente come il lettore è capace di immaginarlo: silenzioso, imponente, colonizzato da obelischi di libri, i quali danno quasi l’impressione di vivere di vita propria. Un cinquantennio, che i due registi ripercorrono ponendo in evidenza quel distintivo tratto ribelle e anticonformista del giornale, perfettamente sintetizzato nell’emblematica frase di Bob Silvers: «Incoraggiamo i nostri redattori alla politica della ribellione verso il borghese punto di vista, in virtù di una personalissima opinione su ogni cosa». Una comunità di idee, aperta ad accogliere chiunque abbia la solida volontà di leggere e pensare, ovunque esso si trovi. Nel cast del film compaiono alcune tra le più autorevoli firme del giornale, da Gore Vidal a Norman Mailer, passando per la scomparsa cofondatrice Barbara Epstein, vera istituzione della rivista. Uno stile, quello della New York Review of Books, graffiante ed in continua sfida contro le convenzioni, in grado di estendere i confini ben oltre quelli di una rivista puramente letteraria. All’interno di essa infatti, si fanno spazio tumultuosi articoli su politica interna ed estera (“Come il Vietnam ha iniziato a mettere in imbarazzo gli Stati Uniti” di M. McCarthy), sempre capaci di suscitare molti ed accesi dibattiti.

Nel film, gli estratti di questi articoli si alternano ad immagini di repertorio, interviste in cui sono coinvolti i più grandi, i veterani della NYRB. Presentato allo Sheffield Doc Fest per la sua prima mondiale, The 50 Year Argument è un’opera dal ritmo spesso lento, ma capace di ammaliare lo spettatore facendolo entrare gradualmente all’interno di uno tra i più stuzzicanti ed intellettualmente attivi ambienti di tutti i tempi. Scorsese e Tedeschi, rendono la visione del film un libero esercizio di concentrazione ed interpretazione, raramente intercalato da momenti di uniformità narrativa. Un’opera che intende celebrare l’abilità e la sagacia della NYRB, un impegno atto a privilegiare le buone storie raccontate nel più alacre dei modi. Un film che alimenta la volontà di possedere sempre un personalissimo punto di vista sulle cose, nonostante tutto e tutti.

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