L’uomo meccanico

Un film muto prodotto dalla Milano Film nel 1921. Autore e interprete della pellicola è il francese André Deed (noto in Italia come Cretinetti). L’opera era parte di una trilogia che lo stesso Deed intendeva realizzare, ma l’ambizioso progetto fu interrotto bruscamente dal fallimento della Milano Film. L’unico film realizzato della trilogia resta quindi L’UOMO MECCANICO che rappresenta il primo film di fantascienza/horror prodotto in Italia ad oggi disponibile.

 

Italia 1921 – 43′

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Degas – Passione e perfezione

Un docufilm dedicato ad una delle personalità più amate e indipendenti dell’Impressionismo: ballerine sinuose, interni di caffè, corse di cavalli, ritratti di famiglia, eleganti nudi femminili. Un’ossessiva ricerca della perfezione da riscoprire partendo dalle sale del Fitzwilliam Museum di Cambridge, sede della più ampia collezione di Degas del Regno Unito.

 

 

 

 

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Mia Martini – Io sono Mia

Ci sono artisti che, come pochi, hanno saputo esprimere lo spirito del proprio tempo e, anzi, persino anticiparne il corso. Tra questi c’è Mia Martini. Un’artista dalla voce unica, con un’esperienza umana scandita da grandi successi e un privato denso di emozioni, sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali.

 

 

 

 

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Mountain

 

Un documentario che, in chiave di sinfonia audiovisiva, racconta le scalate delle montagne più impervie, le imprese impossibili di climbers e altri acrobati delle vette più remote. Ma non lesina di suggerire anche gli aspetti controversi delle pratiche alpinistiche più estreme.

 

 

 

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Vinilici

 

A settanta anni esatti dalla nascita del disco in vinile, il docufilm che vuole indagare sul ritrovato interesse per la musica su vinile in Italia. I dischi in vinile, infatti, non sono più acquistati solo dai collezionisti ma anche da una nuova e più ampia schiera di appassionati di diverse età. Si tratta di un nostalgico ritorno al passato o di un’opportunità per il futuro? Vinilici non è un documentario tecnico per pochi esperti ma il racconto di esperienze di appassionati che si uniscono in una storia più grande, quella del vinile.

 

 

 

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Lo sguardo di Orson Welles

Grazie all’accesso esclusivo al materiale privato di Orson Welles, Mark Cousins indaga una leggenda: disegni, schizzi e bozzetti che ci dicono di lui più di quanto si possa pensare. Appunti di vita visti attraverso i suoi occhi, disegnati con le sue mani, dipinti con i suoi pennelli. È un inaspettato riscoprire ancora volta la genialità di uno dei più brillanti autori del Ventesimo secolo.

 

 

 

 

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Sulle sue spalle

Nadia Murad, Premio Nobel 2018 per la Pace, è una sopravvissuta: aveva appena 20 anni la notte del 3 agosto 2014, quando l’Isis attaccò Sinjar, la sua città natale, e sterminò la sua famiglia insieme a gran parte della popolazione di fede Yazidi. Lei fu catturata, subì ogni genere di violenza e solo per una coincidenza riuscì a mettersi in salvo. Ora Nadia è diventata il volto di un popolo dimenticato e, giorno dopo giorno, combatte una battaglia difficile e dolorosa, quella per la memoria. Dai campi di profughi in Grecia ai raduni di sopravvissuti a Berlino, dal Parlamento canadese alla sede della Nazioni Unite, questa ragazza giovanissima continua a raccontare la sua storia e trova il coraggio di ripercorrere ancora una volta quei momenti terribili, riaprendo ferite recenti. Perché quanto è accaduto e sta tuttora accadendo non passi sotto silenzio. Perché la sua voce diventi il grido di speranza di un intero popolo.

 

 

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L’uomo che rubò Banksy

Nel 2007 Banksy si reca in Palestina per dipingere sui muri. Qualcuno si offende per un dipinto raffigurante un soldato israeliano che controlla l’identità di un asino. Un tassista locale decide di tagliarlo e venderlo in Occidente. Questa è la storia della prospettiva palestinese e la reazione alla street art attraverso il lavoro del suo eroe più famoso. La storia di un mercato nero illegale di arte rubata dalle strade di tutto il mondo, culture che si scontrano di fronte a una situazione politica insostenibile e infine alla mutevole percezione della street art. Non è una storia, ma molte. Come l’arte di Banksy sarebbe priva di significato senza il suo contesto, così l’assenza di essa sarebbe priva di significato senza una comprensione degli elementi che hanno portato le sue opere d’arte da Betlemme a una casa d’aste occidentale, insieme al muro su cui è stato dipinto.

 

 

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