La diva iraniana Behnaz Jafari riceve un videomessaggio di una giovane ragazza che filma il proprio suicidio, giunta alla disperazione per non poter realizzare il suo sogno di diventare attrice. Pur sospettando che si tratti di una simulazione per attirare l’attenzione su di sé, Behnaz si mette in viaggio col regista Jafar Panahi per recarsi al villaggio della ragazza: incontri, testimonianze… Con una “piccola” idea, Jafar Panahi realizza un grande film sulla condizione della donna nell’Iran di oggi, evidenziando il ricorrente rapporto popolare col sogno del cinema!
Se rokh – Trois Visages
Iran 2018 – 1h 42′
CANNES 2018 – Premio per la sceneggiatura (ex-aequo)
CANNES – Da quando, nel 2010, una sentenza del tribunale religioso iraniano gli vieta ufficialmente (e per i prossimi 20 anni) di girare film e di uscire dal paese, il regista Jafar Panahi non si è certo dato per vinto, inventandosi una specie di cinema autarchico, fatto in casa, senza mezzi né personale tecnico né attori veri e propri e con se stesso come protagonista. E riuscendo tra l’altro a far giungere i suoi film (clandestinamente? col tacito assenso delle autorità?) ai maggiori festival internazionali che naturalmente guardano a lui con grande simpatia.