Cipro, l’ultima capitale spaccata in due del pianeta. Secondo la legge, nessun animale, pianta o prodotto può essere trasferito dal settore greco a quello turco. E viceversa. Così, quando il cane Jimi Hendrix attraversa accidentalmente la zona cuscinetto dell’ONU, il suo padrone rocchettaro Yiannis, in procinto di lasciare l’isola per cercare fortuna altrove, deve invece fermarsi, e, per riportarlo indietro, “fare di tutto”, cioè, violare la legge, perché il povero Jimi è diventato automaticamente merce di contrabbando! Un’elettrizzante commedia sull’assurdità dei confini e sulla possibilità di abbatterli grazie a un sincero incontro fraterno.
Sarah & Saleem – Là dove nulla è possibile
Lei è ebrea, lui palestinese. Quando la loro relazione extraconiugale viene alla luce, assume una pericolosa dimensione pubblica. Bn presto Sarah e Saleem si trovano coinvolti in una situazione più grande di loro, che trascende le responsabilità familiari per diventare un caso politico. Una storia sorprendente, magistralmente congeniata è da cui è difficile non farsi avvincere.

The Reports on Sarah and Saleem
Palestina/Germania/Olanda 2018 – 2h 7′
FESTIVAL DI ROTTERDAM: Premio speciale della giuria per la sceneggiatura
The Brink – Sull’orlo dell’abisso
Ritratto di Steve Bannon, ideologo della nuova destra estremista statunitense e stratega di Donald Trump fino alla sua estromissione nell’estate del 2018 e ideologo della nuova destra estremista statunitense. La regista Alison Klayman offre uno spaccato della crociata politica post-Trump dell’ex consigliere.

USA 2018 – 1h 31′
9 Doigts
In fuga dalla polizia, Magloire viene avvicinato da un uomo moribondo, che gli consegna una grossa somma di denaro. Catturato da una banda criminale, l’uomo è costretto a imbarcarsi su una nave che porta un carico radioattivo, diretta verso un’”isola che non c’è” da incubo. Un polar esistenziale, un lavoro dalla natura composita e ricca di fascino, tra suggestioni di genere, riflessioni di ampio respiro, riferimenti letterari e cinematografici.
Francia 2017 – 1h 39′
LOCARNO FILM FESTIVAL: Pardo d’argento per la miglior regia
Le grand bal
Ogni anno più di duemila persone, di età ed estrazione sociale diverse, si riuniscono da ogni parte d’Europa nella campagna francese per un’esperienza straordinaria: Le Grand Bal. Per 7 giorni e 8 notti ballano insieme, mentre la musica suona dal vivo, in un emozionante connubio tra tradizione e modernità. La grazia del ritmo supera ogni fatica fisica e la gioia pura della danza abbatte le barriere. Le Grand Bal è un inno senza tempo alla magia del ballo e all’armonia di anime e corpi nella diversità.
Francia 2018 – 1h 35′
Momenti di trascurabile felicità
Paolo muore in un incidente stradale, e finisce nell’aldilà. Qui scoprono di aver sbagliato a calcolare la sua dipartita e lo rimandano sulla Terra: rimangono poco più di novanta minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita. L’occhio è a Powell e Pressburger, ma è nel quotidiano che Luchetti trova la sua misura e una grazia nel racconto cercando di dare un senso anche alle domande “inutili”, di riflettere – con leggerezza – sul senso dello stare al mondo.
Italia 2019 – 1h 33′
Grazie a Dio
Grâce à Dieu
Francia 2019 – 2h 17′
BERLINO – Nella sua lunga e prolifica carriera François Ozon si è divertito a spaziare nei generi e nelle ambientazioni più diverse, dalla analisi psico-sociologica di Potiche, di Giovane e bella e di Una nuova amica fino allo storico Frantz e allo psicodramma di Doppio amore, per limitarsi ai più recenti. Al centro, sempre il tema del doppio, dello scambio di persona, della multipla identità, anche e soprattutto, sessuale.
Dio è donna si chiama Petrunya
In una piccola città in Macedonia, Petrunya, 32 anni disoccupata, vive ancora con i genitori. Un giorno, tornando da un fallimentare colloquio di lavoro, “partecipa” ad una particolare cerimonia nella quale il sacerdote lancia nel fiume un crocifisso di legno. È una gara in cui gli uomini del paese si tuffano per recuperarlo, ma sarà invece Petrunya ad impossessarsene dando vita a un vero e proprio scandalo mediatico. Come ha osato una donna intromettersi nel rituale maschile? Un’ispida satira su una società patriarcale e retrograda, religiosamente arcaica, che la quarantenne regista macedone affronta con personalità di stile, essenziale nella forma ed esplicito nei contenuti.
Gospod postoi, imeto i’ e Petrunija
Macedonia/Belgio/Slovenia/Croazia/Francia 2019 – 1h 40′
BERLINO – A cominciare dal titolo, estremamente accattivante per non dire geniale, sembrava essere la rivelazione del festival il nuovo film della regista macedone Teona Strugar Mitevska, peraltro alla sua quarta partecipazione a Berlino. Anche qui, come nei precedenti, l’obiettivo è dare un’immagine non convenzionale del suo paese, appena uscito dal comunismo ma ancora in lotta per liberarsi dalle pastoie dell’autoritarismo, della discriminazione di genere, del clericalismo di ritorno.
La paranza dei bambini
Piranhas – La paranza dei bambini
Italia/Francia 2019 – 1h 51′
BERLINO – Graziosamente beneficiario di un incongruo Orso d’argento per la migliore sceneggiatura (della serie qualcosa bisogna dargli ma non sappiamo cosa), Piranhas – La paranza dei bambini, unica presenza italiana a Berlino, è un modesto prodotto commerciale volto a sfruttare, anche e soprattutto a livello internazionale, la moda del genere Gomorra, Suburra e similari.
A Tale of Three Sisters
Kiz Kardesle
Turchia/Germania/Paesi Bassi/Grecia 2019 – 1h 48′
BERLINO – Premio speciale della giuria a Venezia 2015 per il suo Frenzy, fosco ritratto distopico di una Istanbul periferica, in preda a forze oscure e sotto la minaccia del terrorismo, anche di stato, il regista turco Emin Alper si ripresenta con questo A Tale of Three Sisters e, a parte la comune a temporalità e unità di luogo e di azione, il film non potrebbe essere più diverso.