Terra di confine – Open Range

Kevin Costner

Montana, 1882. I cowboy Boss Spearman e Charley Waite, in viaggio con i loro aiutanti Mose e Button, sono sorpresi da un violento temporale che disperde la mandria. In cerca di rifornimenti nella città più vicina Mose viene brutalmente assalito dai mandriani del posto, che fanno capo all’irrogante allevatore irlandese Baxter, e messo in prigione dallo sceriffo Poole, anch’egli al soldo di Baxter. La situazione si fa subito tesa quando Boss e Charley arrivano ad Harmonville per recuperare l’amico, ma il peggio deve ancora venire: mentre Boss e Charley disperdono alcuni minacciosi cowboy, altri uomini di Baxter attaccano il campo uccidendo Mose e ferendo gravemente Button. Boss e Charley portano il ragazzo dal dottore del paese e lo affidano alle cure di Sue, la sorella di lui (Charley è colpito dalla soave bellezza della donna, ma è convinto sia la moglie del dottore). Mentre la pioggia battente rende la città un acquitrino, nella notte i due uomini passano al saloon e si rendono conto di come gli abitanti mal sopportino lo spavaldeggiare di Baxter senza però avere la forza di reagire. Ci pensano Boss e Charley che iniziano con il chiudere in prigionare e cloroformizzare lo sceriffo e i suoi; poi, al mattino, mentre le vie della città si svuotano, presagendo quello che sta per succedere, i due, spalleggiati solo dallo stalliere Percy che da loro preziose indicazioni sulle dinamiche dello scontro, affrontano Baxter e la sua cricca. Charley, che ha un passato di pistolero, è una vera furia e sotto i colpi suoi e di Boss gli uomini di Baxter cadono ad uno ad uno. Nello scontro a fuoco entrano in gioco anche alcuni cittadini che trovano finalmente il coraggio, Button, che ha ripreso le forze, e, suo malgrado, anche Sue. Boss e Charley vengono entrambi feriti, ma gli avversari sono sgominati e proprio Boss, in un decisivo faccia a faccia, elimina Baxter. La conclusione vede Charley e Sue dichiararsi reciprocamente il loro amore; poi Boss, Charley e Button lasceranno per un po’ la città per andare a vendere la mandria… Il saloon che era di Baxter ha bisogno di una nuova gestione!

Open Range
USA 2003 (132′)

Ha spesso un passo lento e malinconico il secondo western di Kevin Costner (a tredici anni da Balla coi lupi) ma è il respiro della prateria quello che fa da protagonista e l’avventura, a colpi di pistole e fucili, sa entrare di prepotenza al momento giusto. L’ambito è quello della ricerca di pascoli aperti (open range) per le mandrie in viaggio (MCmagazine 65) e lo scontro che anima la narrazione scaturisce tra gli allevatori nomadi e i tracotanti possidenti terrieri (come non pensare al Chisum di Pat Garrett e Billy Kid ?). Lo spirito nostalgico della frontiera tiene banco nelle riflessioni di Boss dove valori come giustizia, diritti, lealtà e amicizia devono confrontarsi con l’insorgere delle tensioni che tra sopraffazioni e vendetta, tra un passato da dimenticare (“ho commesso azioni delle quali non vado affatto orgoglioso” confessa Charlye a Sue) e una violenza ineluttabile, costituiscono l’ossatura di Terra di confine. Su tutto incombe il potete della natura che si manifesta nel devastante temporale che apre il film, nella pioggia torrenziale che trasforma la città in un acquitrino, nei fiori che coltiva Sue e che testimoniano nel finale il ricomporsi della serenità perduta. E nell’ottica di uno sguardo classico non può mancare la parentesi romantica su cui Costner indugia per concedere ulteriore empatia comunicativa ai suoi personaggi. La dichiarazione d’amore di Charley a Sue si conclude con un bacio appassionato e un “di questi te ne darò a migliaia; per la vita”. Troppo sdolcinata? Non abbastanza per far dimenticare la forza figurativa dello scontro a fuoco in cui culmina la resa dei conti tra Boss, Charley e gli uomini di Baxter. Una sequenza mitica, tra le più memorabili della filmografia western.

Ezio Leoni


i due sigilli di Kevin Costner

interpretiRobert Duvall (“Boss” Gelsomino Spearman), Kevin Costner (Charley Waite), Annette Bening (Sue Barlow), Abraham Benrubi (Mose), Diego Luna (Button), Michael Gambon (Denton Baxter), Michael Jeter (Percy), James Russo (sceriffo Poole), Dean McDermott (Dottor Barlow).

NOTE:
I panni del cowboy si addicono a Robert Duvall. La sua è una grande interpretazione che fa seguito a quella, altrettanto riuscita, nel ruolo di Gus McCrae, in Lonesome Dove (1989)
Una delle dediche del film è a Michael Jeter, l’attore che interpreta lo stalliere, morto poco dopo la fine delle riprese.

FRASI:
Boss a Charley che non gli risponde: “Perché lo chiedo a te, meglio chiederlo al cavallo piuttosto”
Charley: “Vale la pena farsi uccidere per delle vacche?” – Boss: “Le vacche sono una cosa. Ma un uomo che dice a un altro uomo dove può andare è un’altra cosa”
Charley a Boss: “Non ho problemi a uccidere, Boss. Mai avuti”
L’uomo al saloon: “Non ho cresciuto i miei figli per vederli uccisi”– Boss: “Forse non se n’è accorto ma ci sono cose che uccidono più della morte”
Charley a Sue: “In questa città uguale a tutte le altre l’unica sorpresa se stata tu” … “Il solo pensiero che andando via non ti avrei più rivista è stata la sensazione più terribile che abbia mai provato”
Boss a Baxter “Non sprecherò una pallottola per risparmiarti di morire soffrendo”

SEQUENZE:
al saloon
l’inizio del duello
il colpo di fucile attraverso la parete
Sue in ostaggio
la fine di Baxer
il bacio tra Charlye e Sue

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