Pat Garrett e Billy Kid

Sam Peckinpah

1881, New Mexico. A Old Fort Summer, ritrovo di sbandati, fuorilegge e pistoleri, arriva Pat Garrett per incontrare Billy Kid col quale ha un passato di amicizia e di scorribande in comune. Ora però Garrett è passato dall’altra parte e sta per essereo nominato sceriffo di Lincoln. Comunica così a Billy l’ultimatum espesso dagli “elettori”: ha cinque giorni per lasciare il paese. Billy prende la cosa sottogamba ma di lì a poco la baracca,, dove si è rintanato con Charlie e Tom, viene attaccata da Garrett e i suoi aiutanti. Charlie e Tom restano uccisi e Billy è portato a Lincoln per essere processato e impiccato. Riesce comunque a fuggire lasciandosi alle spalle i cadaveri di due vicesceriffi e una città attonita. Tornato a Fort Summer, dopo aver liquidato alcuni cacciatori di taglie, fa amicizia con un enigmatico personaggio, Alias, che lo convince a partire per il Messico. Sulla strada, fa sosta alla stazione di posta dove, trovandosi faccia a faccia con Alamosa Bill lo affronta e lo elimina in duello. Più avanti però scopre che l’amico Paco, allevatore di pecore, è stato torturato e ucciso dagli uomini di Chisum, il proprietario terriero che comanda la valle, e decide allora di tornare sui suoi passi rifugiandosi di nuovo a Fort Summer. Garrett intanto, sollecitato da Chisum e dal governatore, continua la sua caccia all’uomo. Chiede prima aiuto allo sceriffo Baker (che perde la vita in uno sconto a fuoco), poi, dopo alcuni episodi che mettono in luce il suo distaccato cinismo, fa tappa al saloon di Rupert per concedersi una pausa con le prostitute del locale. Da qui riparte, con mister Poe e lo sceriffo McKinney, e arriva a sera a Fort Summer dove Billy, che continua a sottovalutare il pericolo, sta passando una notte d’amore con Maria. Garrett, seduto nel portico, attende il termine di quel momento di serenità; poi lo uccide senza esitazioni. All’alba sono i sassi che un ragazzino gli lancia contro ad accompagnarlo mentre lascia Fort Summer…

Pat Garrett and Billy the Kid
USA 1973 (106′ / 124′)

Non ha la deflagrante potenza espressiva de Il mucchio selvaggio, ma in sintonia con la memorabile colonna sonora di Bob Dylan Pat Garrett e Billy Kid ha il tono intrigante di una ballata, un’affascinante ballata western crepuscolare dove lo spirito indomito della frontiera e l’illusione di un’amicizia indissolubile non riescono a fare da argine ad un processo di civilizzazione drogato dal cinismo capitalista e da una legge che non è quella della giustizia ma che è a servizio del più forte. Le identità di Billy e Pat sono quindi le due facce opposte di un stessa medaglia, quella di chi cerca la sua collocazione in un mondo che sta cambiando e che non può più essere quello dell’epopea del west. Billy, spavaldo e demitizzato non sa accettare di essere ormai un perdente, Garrett si riconfigura come tutore dell’ordine ma è il suo disordine interiore che la fa cavalcare verso un amaro tradire il proprio passato e quel ribellismo che ne era l’anima. Dopo aver giustiziato l’ex amico che ancora gli si era rivolto con un sorriso, non può che sparare alla sua immagine nello specchio, un’immagine che fatica ad accettare: al mattino, mentre Maria guarda affettuosamente il corpo di Billy, a lui non resterà che affiggersi sul petto la stella da sceriffo ed andarsene mentre un ragazzino gli lancia dei sassi. Peckinpah dirige questo funerale del mito alternando, talvolta faticosamente, frammenti di dramma e umanità, isolando i suoi personaggi nel taglio fotografico del teleobiettivo, ma regalando il respiro del campo lungo al dolente del sceriffo e alle cavalcate solitarie di Billy. Come canta Bob: “They don’t like you to be so free/A loro non piace che tu sia così libero

Ezio Leoni


i grandi fuorilegge del western

interpretiJames Coburn (Pat Garrett), Kris Kristofferson (Billy Kid), Charles Martin Smith (Charlie), Elisha Cook (vicesceriffo Cody), R.G.Armstrong (vicesceriffo Bob Ollinger), Harry Dean Stanton (Luke), Bob Dylan (Alias), Jack Elam (Alamosa Bill), Jason Robards (governatore Wallace), John Beck (John W. Poe), Slim Pickens (sceriffo Baker), Richard Jaeckel (sceriffo McKinney), Rita Coolidge (Maria).

NOTE:
Il primo nome per la regia era stato quello di Monte Helmann legato già da collaborazione con lo sceneggiatore Rudy Wurlitzer. Il rapporto di quest’ultimo con Peckinpah fu molto contrastato anche perché la sua idea iniziale era che Pat e Billy non si incontrassero mai sullo schermo fino alla conclusione del film..
Kris Kristofferson, figura di spicco più come cantautore che come attore (qui è al suo terzo film), entra in parte come seconda scelta (la prima era stato Bo Hopkins che aveva lavorato ne Il mucchio selvaggio) e porta nel cast, in piccoli ruoli, alcuni dei musicisti della sua banda, nonché la sua campagna, la cantante Rita Coolidge. È proprio merito di Kristofferson il coinvolgimento di Dylan di cui Peckinpah non aveva coscienza del valore artistico (osteggiò a lungo anche l’inserimento di Knockin’ on Heaven’s Door).
La riduzione della durata della prima edizione da 124 a 106 minuti (imposta dalla produzione) ha certamente impoverito la costruzione narrativa del film. Al di là del prologo che mostra Garrett ammazzato da Poe con un montaggio parallelo che rimanda al “tiro alle galline” che apre il film, vengono a mancare l’amaro dialogo tra Garrett e la moglie messicana, il suo incontro con Chisum e l’addio di Billy a Paco che si mette in viaggio fiducioso di non dover subire le violenze di Chisum.
L’andamento episodico che accompagna l’avvicinamento di Billy e Pat alla catarsi finale ha due momenti che vanno considerati perché inquadrano l’insensatezza delle dinamiche che li accompagnano. Da un parte Billy, che non può fare a meno di affrontare Alamosa Bill in duello, lo fredda “barando” perché non aspetta affatto il conteggio previsto ed è già pronto a pistola spianata quando l’altro arriva a voltarsi. Una disonestà antieroica che si somma all’uccisione alle spalle del vicesceriffo Cody nella fuga da Lincoln. Dall’altra Garrett è tentato di mettersi in gioco rispondendo al fuoco di un innocuo colono che transita sul fiume su una chiatta: un sfida senza senso che si ferma ad un passo dalla tragedia evidenziando la demotivata esistenza del neo sceriffo.
Emblematica la figura di Alias che si delinea come unico interlocutore per Billy. Richiama in parte il personaggio di Moultrie in Furia selvaggia, ma quello era un cronista impiccione e illuso, qui Alias è una specie di disincantato grillo saggio che potrebbe “andare dovunque e andarsene da dovunque”.
Si può individuare un’altra curiosa affinità con Furia selvaggia, della cui struttura narrativa si trova riscontro sia nella parte della cattura e della fuga di Billy: qui nella piazza di Lincoln i ragazzini sbeffeggiano la morte arrampicandosi spensierati sulla forca, nella stessa piazza Penn mostrava una bambina che scoppiava a ridere nel vedere lo stivale che si era scalzato dal corpo del vicesceriffo Bob.

 Ne Il mucchio selvaggio erano gli scorpioni che venivano bruciati vivi dai ragazzini del paese, qui a far le spese della brutalità umana sono i galli che fanno da bersaglio per i pistoleri di Fort Summer.
Ci sono due cavalcate “liberatorie” con cui Peckinpah incornicia Billy nel “suo” paesaggio. La prima dopo che fugge dalla prigione di Lincoln, la seconda quando dopo aver assistito alla morte di Paco, decide di tornare a Fort Summer. Lo sguardo che la regia dedica a Pat Garrett è molto meno accondiscendente e la cavalcata con cui nel finale esce di scena porta con sé l’amarezza dei sassi che il ragazzino gli lancia contro.
La colonna sonora scritta da Bob Dylan è un plus-valore del film, specie in in alcuni momenti di stagnazione narrativa. La sequenza della morte dello sceriffo accompagnata da Knockin’ on Heaven’s Door resta un momento di grande cinema, una pagina memorabile del western.
Due volti con una significativa storia cinematografica quelli che animano la sequenza di Knockin’ on Heaven’s Door. Lei, Katy Jurado, era Helen Ramirez in Mezzogiorno di fuoco; lui, Slim Pickens, oltre alla partecipazione ad altri film di Peckinpah, lo ricordiamo come pilota magg. T.J. “King” Kong che cavalca la bomba in Il dottor Stranamore.
Pat Garret e Billy Kid è il quinto e ultimo western di Peckinpah, che arriva dopo La morte cavalca a Rio Bravo ( 1961), Sfida nell’Alta Sierra (1961), Sierra Charriba (1965), Il mucchio selvaggio (1969), La ballata di Cable Hogue (1970).

FRASI:
Billy: “Che effetto fa?” – Pat: “Beh, fa l’effetto che sono cambiati i tempi adesso” – Billy: “I tempi può darsi, ma non io”
Billy: “Adiós Pat” – Pat: “Adiós Billy” – Billy: “Non forzare la tua fortuna” – Pat: “Non è la mia che mi preoccupa…”
Perché non lo uccidi?” –  Billy: “Perché?… È mio amico.”
Billy: “Non pensavo mai di sentirti vantare di essere un lavoratore né ti immaginavo dalla parte della legge” – Pat: “È un modo di restare vivi. Non importa da che parte stai. Conta solo quello. E io ho intenzione di vivere fino a diventare ricco e vecchio cadente.”
Sceriffo Baker: “Preferire essere al di fuori della legge che portare una stella per quella città di Lincoln e la gente che l’amministra” – Pat: “È un lavoro. Arriva un’età nella vita di un uomo in cui non si vuole perder tempo a pensare di che vivere.”
Alias: “Sta venendo qui Billy” – Billy: “Me l’aspettavo, vorrà fare una bevuta con me.”

SEQUENZE:
l’attacco alla baracca
l’uccisione dei vicesceriffi Cody e Bob
l’uccisione dei cacciatori di taglie
la morte dello sceriffo Baker
il duello con Alamosa Bill
Pat uccide Billy

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