Joker: Folie à deux vede Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi crimini nelle vesti del Joker. Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé.
USA 2024 (138′)
VENEZIA – Per comprendere a fondo la natura e la ventura di questo Joker: Folie à deux, nonché per indagarne con piglio critico le ragioni, è bene partire dal contesto produttivo in cui ha visto la luce. Nel 2019 Joker, di Todd Phillips, venne presentato in concorso al festival di Venezia. Salutato da alcuni come gesto avanguardista e deliziosamente impertinente dei selezionatori, l’ospitare in concorso un film supereroistico – nell’epoca del trionfo del genere – alla kermesse cinefila più attesa del mondo (assieme a quella cannense) è gesto che venne allo stesso tempo da altri preventivamente derubricato a imperdonabile cedimento ai simulacri di un cinema mediocre e massificato. La giuria accolse l’ipotesi avanguardista e premiò il film col Leone d’oro, creando un decisivo precedente e accogliendo, di fatto, l’opera di Phillips nel novero del cinema d’autore.












