Zack, un ragazzo con la sindrome di Down, fugge di casa per realizzare il suo sogno: diventare un wrestler. Lo accompagnerà nel suo viaggio Tyler, un piccolo delinquente che diventa il suo allenatore. Un’interessante opera d’esordio, un tenero racconto popolare in stile Mark Twain, sentimentale e divertente.
Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe
Il racconto, in forma animata, di un capitolo della storia di Luis Buñuel. Dopo lo scandalo de L’âge d’or, sulla sceneggiatura di Salvador Dalì, Buñuel è costretto a far ritorno in Spagna, L’ispirazione per la sua terza opera gliela regala una delle zone più povere del paese, nota come Las Hurdes, sita nell’Estremadura. Grazie ai finanziamenti del suo amico, lo scultore Ramón Acín, realizzerà Terra senza pane, un’altra pietra miliare della sua cinematografia.
Buñuel in the Labyrinth of the Turtles
[animazione] – Spagna/Olanda/Germania 2018 (80′)
EUROPEAN FILM AWARDS: miglior film d’animazione
Retrospettiva Ozu – sei capolavori restaurati
È il 1927 quando a soli 24 anni Ozu Yasujirō dirige il suo primo film (Strada di penitenza), ma occorre attendere il 1933 perché, con Il figlio unico, si delinei il suo personalissimo tocco d’autore caratterizzato da tonalità di tristezza, di malinconico disincanto […] ripiegato in una prospettiva di introspezione esistenziale, di esplorazione dei sentimenti e delle emozioni che … Leggi tutto
Alla mia piccola Sama
Waad al-Kateab, giovane filmmaker, racconta con la sua piccola videocamera la rivolta di Aleppo e la conseguente repressione del regime che ha dato vita alla sanguinosa guerra civile siriana. La regista fotografa il conflitto e spiega perché resistere sotto bombe e missili nella città martoriata; ma si concentra anche sulla nascita di sua figlia a cui il film è rivolto. Alla mia piccola Sama è il commosso diario di un massacro infinito di fronte al quale ogni giudizio critico perde valore e l’emozione non può che essere sincera.
For Sama
Gran Bretagna 2019 (100′)
Memorie di un assassino
1986. In un piccolo villaggio viene trovata una giovane donna brutalmente assassinata e due mesi dopo, un crimine molto simile, fa sprofondare l’intera regione nel terrore di un assassino seriale. I detective incaricati di risolvere il caso si troveranno in una spirale di violenza difficile da fermare… Un thriller tanto spietato quanto stratificato, capace di dare corpo e lirismo all’ossessione investigativa. Bong intreccia suspense e politica, genere e autorialità, con una messa in scena che coniuga una forza spropositata e un’eleganza altrettanto straordinaria.
Salinui chueok / Memories of a Murder
Corea del Sud 2003 (130′)
L’hotel degli amori smarriti
Dopo vent’anni di matrimonio, Richard scopre che Maria lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita. Una commedia agrodolce dalla tonalità tra il comico e il drammatico, dove la precarietà affettiva e sentimentale convive con un originale registro fiabesco.
Chambre 212
Francia 2019 (86′)
Doppio sospetto
Alice e Céline abitano in due case a schiera gemelle e sono legate da una grande amicizia, che le porta a condividere ogni cosa. Questa armonia perfetta si spezza il giorno in cui Alice assiste, impotente, alla morte accidentale di Maxime, il figlio di Céline: accecata dal dolore, Céline rimprovera ad Alice di non aver fatto il possibile per salvare suo figlio, ma accadono fatti inquietanti e Alice non sa più cosa credere. Un thriller che guarda tanto agli stilemi hitchockiani e alle tensioni sottese di Lynch quanto al cinema di Douglas Sirk. Fra villette con giardino e abitini bon-ton Masset-Depasse scoperchia le convenzioni borghesi utilizzando una rivalità tutta al femminile (magistrali le interpretazioni di Veerle Baetens e Anne Coesens).
Duelles
Francia/Belgio 2018 (97′)
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Un gruppo di orsi che abita le montagne della Sicilia, per sopravvivere al rigido inverno, decide di di scendere a valle e invadere il Granducato.Per avere la meglio sulla reazione degli abitanti e del Granduca servirà l’aiuto di un mago… Ma le terra degli uomini sono adatte al vivere degli orsi? L’animazione del celebre illustratore Lorenzo Mattotti, dal testo di Dino Buzzati, è una caleidoscopica avventura ricca di colori e fantasia, che non manca di richiami d’attualità alla dinamiche di identità e diversità.
Italia/Francia 2019 (82′)
Tornare
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Napoli, anni Novanta. Per assistere al funerale del padre, la quarantenne Alice torna dagli Stati Uniti, dove è diventata una giornalista affermata, alla casa sul mare dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Nell’occasione Alice conosce Marc un uomo affascinante e gentile e scopre che la casa è abitata una giovane ragazza. Intorno a lei prende forma un mondo nuovo, intrigante e astruso, che apre squarci sul suo passato e sulla sua esistenza. Il film muove da una citazione del fisico Carlo Rovelli («Non c’è passato, non c’è presente, non c’è futuro. Il tempo è solo un modo per misurare il cambiamento») e la scrittura e la messa in scena della Comencini vogliono travalicare la concretezza delle cose per aprirsi ad un distacco quasi metafisico. L’ispirazione è certo Antonioni, ma i propositi non rischiano di essere troppo altisonanti?
Italia 2019 (107′)
Atlantis
Ucraina orientale, in un futuro molto prossimo. Un deserto inadatto alla presenza umana. Sergeij, un ex soldato che soffre di stress post- traumatico, non riesce ad adattarsi alla sua nuova realtà: una vita a pezzi, un Paese in rovina. Quando la fonderia in cui lavora chiude definitivamente, Sergeij trova un modo inaspettato di cavarsela, unendosi alla missione volontaria del Tulipano Nero, specializzata nel recuperare cadaveri di guerra. Lavorando accanto a Katya, capisce che un futuro migliore è possibile. Imparerà a vivere senza la guerra e ad accettarsi per quello che è?

Ucraina 2019 (106′)
VE 76° – Sezione ORIZZONTI: miglior film
VENEZIA – Decidere di parlare di guerra, in questo periodo storico, richiede una consapevolezza fondamentale, al di là delle apparenze: nessuno realmente è interessato a vedere un conflitto armato; vuoi perché non sembra esso appartenere più a quest’epoca, vuoi perché, in ogni caso, relegato lontano dai confini dell’occidente civilizzato e democratico. Nella lapalissiana contraddizione di questa considerazione, è evidente che, a voler aprire bene gli occhi, voltato l’angolo, il conflitto armato è a due passi.