Il professor Frankenstein lascia l’università per condurre più liberamente i suoi sconcertanti esperimenti di elettrobiologia: ricucendo pezzi di cadaveri riesce a dar vita a un essere sovrumano al quale però, a causa di un errore del proprio assistente, viene innestato un cervello criminale. Il mostro, feroce e pericoloso, uccide i guardiani che lo sorvegliano e si mette alla ricerca del giovane scienziato che gli ha dato la vita. Frankenstein si è ritirato nel villaggio nativo per sposare la propria fidanzata ed è qui che, segnalata la presenza del mostro, si organizza una caccia spietata… Appartenente alla corrente espressionista, è una delle opere più importanti del genere horror. Pur ispirandosi all’opera di Shelley, in realtà riprende principalmente un adattamento teatrale del 1823 (Presumption – The Fate of Frankenstein di Richard Brinsley Peake): alcuni punti del romanzo sono modificati, come l’ambientazione storica e alcune caratteristiche del mostro, e viene ampliata la storia per sottolinearne i contenuti scientifici e sociali. Un film che ha inaugurato una mitologia e uno stile che hanno infleunzato tutte le pellicole dell’orrore: l’immagine della creatura entra qui nell’immaginario collettivo e tutte le versioni successive del mostro si rifanno in fondo a questa.

b/n – USA 1931 – 70′
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