Il 9 ottobre 1963 una frana di 250 milioni di metri cubi di terra precipita nell’invaso artificiale della diga del Vajont sollevando un’enorme onda; questa scavalca la diga e si abbatte su Longarone che viene completamente distrutto. Nel 56° anniversario un serata speciale con due documentari per commemorare quell’immane tragedia in cui perirono quasi 2000 persone: Vajont ’63– Il coraggio di sopravvivere e Vajont, una tragedia italiana.
movie connection
Vajont, una tragedia italiana
Il 9 ottobre 1963 una frana di 250 milioni di metri cubi di terra precipita nell’invaso artificiale della diga del Vajont sollevando un’enorme onda; questa scavalca la diga e si abbatte su Longarone che viene completamente distrutto. Nel 56° anniversario un serata speciale con due documentari per commemorare quell’immane tragedia in cui perirono quasi 2000 persone: Vajont, una tragedia italiana e Vajont ’63 – Il coraggio di sopravvivere.

Italia 2015 (88′)
La vita invisibile di Eurídice Gusmão
Rio de Janeiro, 1950. Eurídice e Guida sono due sorelle inseparabili che vivono con i loro genitori dagli ideali conservatori. Immerse in una vita tradizionale, nutrono entrambe dei sogni: Eurídice vuole diventare una rinomata pianista, mentre Guida è in cerca del vero amore. Le loro scelte porteranno alla drastica decisione del padre di separarle. Prenderanno strade diverse senza mai perdere però la speranza di potersi ritrovare. Ainouz ben adatta allo sguardo e al cinema lo spirito letterario del racconto: l’estetica raffinata e l’intensa introspezione psicologica portano ad un crescendo emotivo che sa avvincere e commuovere.

A Vida Invisível de Eurídice Gusmão
Germania/Brasile 2019 (139′)
Lady Bird
Studentessa all’ultimo anno in un liceo della periferia di Sacramento, Christine sogna New York: sullo sfondo, il difficile rapporto con la madre Marion, il teatro, le amicizie, le relazioni sentimentali, i miraggi di un futuro universitario che possa sradicarla dal microcosmo nel quale Christine, che si fa chiamare da tutti Lady Bird, si sente imprigionata. Una divertente e commovente commedia sull’adolescenza e sulla fatica di diventare grandi, un autobiografismo sincero e a tratti toccante.

USA 2017 (93′)
4 candidature all’OSCAR
E 20 ! – eventi
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The Deep
La storia di The Deep è quella – realmente accaduta, e molto nota in Islanda – di un pescatore che, dopo il naufragio del suo peschereccio a molte miglia di distanza dalla costa, e dopo la morte dei suoi amici, è riuscito inspiegabilmente a sopravvivere nelle acque gelide dell’Oceano (di poco superiori allo zero termico), e a nuotare fino alla riva, salvandosi la vita e diventando oggetto di stupore e di studio. Per raccontarla, Kormákur sceglie un approccio molto classico e lineare, con uno Lo sguardo fluido, essenziale, magnetico perché privo di fronzoli inutili e anti-spettacolare.

Islanda 2012 (95′)
Mademoiselle
Corea, 1930; durante la colonizzazione giapponese. Sook-hee è una giovane donna che lavora a servizio presso la casa di Hideko, una ricca giapponese che vive reclusa in un enorme palazzo, sotto il controllo del tirannico zio Kouzuki. Sook-hee, però, in combutta con un truffatore che si fa passare per un conte giapponese, ha in mente un piano che coinvolge proprio Hideko… La seduzione (reciproca!) è in agguato tra le due donne e altrettanto seducente è per lo spettatore lo stile eccentrico e ipnotico di Park Chan-wook.

Agassi
Corea del Sud 2016 (139′)
v.m. 14 anni
Tramonto
Budapest, 1913, la giovane Irisz Leiter torna nella sua città natale dopo un lungo periodo di assenza per cercare le radici della sua famiglia, un tempo proprietaria di un lussuosissimo negozio di cappelli: i suoi genitori sono infatti misteriosamente morti in un incendio quando Irisz era piccola e la ragazza non ha altro appiglio, per la sua indagine, se non tornare nel negozio. Si ritroverà invischiata in una serie di eventi misteriosi, legati allala fine dell’impero asburgico mentre la complessità del reale sembra trasformarsi in sogno e allucinazione. Nemes prova infatti a ricreare le tensioni politiche e sociali dell’epoca senza mostrarle esplicitamente, alla ricerca di una risposta che stenta a palesarsi non concedendo certezze di alcun tipo né ai protagonisti del film né agli spettatori.

Napszállta
Ungheria/Francia (142′)
Tesnota
1998, Nalchik, Caucaso del Nord, Russia. La ventiquattrenne Ilana lavora nel garage di suo padre per aiutarlo a sbarcare il lunario. Una sera, dopo la festa per il fidanzamento di David, il fratello minore, la giovane coppia viene rapita e segue una richiesta di riscatto. Per la compatta enclave ebraica coinvolgere la polizia è fuori discussione, ma, al di là dei rischi, Ilana e i genitori non hanno intenzione di tirarsi indietro pur di procurarsi i soldi per salvare David. Kantemir Balagov al suo esordio fa un uso espressivo della povertà di mezzi, in perfette aderenza, nello stile, al mondo marginale e violento che descrive. Un melodramma familiare umanamente e cinematograficamente “senza scampo”.

Russia 2017 (118′)
Due amici
Clément è pazzamente innamorato di una barista della Gare du Nord che non può mai passare del tempo con lui perché ogni pomeriggio, dopo il turno, deve scappare a prendere il treno: lui non lo sa, ma la bella ragazza è una detenuta con permesso di lavoro. Ignaro di tutto è anche il migliore amico di Clément, Abel, che vuole convincere la giovane a restare in città almeno per una serata… Una commedia brillante e dolente, strutturalmente ariosa e leggera, carica di disperazione e nevrosi ma anche di vitalità e sotterranea malinconia.