Leonardo – Le opere

Da La Gioconda a L’Ultima cena da La Dama con l’ermellino a La Vergine delle Rocce, un docufilm che ripercorrere, attraverso il prisma della sua pittura, anche la vita di Leonardo: l’inventiva, le capacità scultoree, la lungimiranza nell’ambito dell’ingegneria militare e la capacità di districarsi nelle vicende politiche del tempo.



UK 2019 (107′)

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La val che urla

Lorenzo è un ingegnere cinquantenne, che in seguito alla perdita del lavoro, fugge dalla città e ritorna nei luoghi conosciuti da bambino. L’ambiente è quello di un piccolo paese di montagna circondato da una natura selvaggia, dove la neve condiziona il succedersi degli avvenimenti… Un’atmosfera claustrofobica dove segrete colpe del passato si intrecciano con le responsabilità del presente. Un noir dalle tinte fosche, sospeso nell’oscurità degli spazi e dell’anima.



Italia 2019 (106′)

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The Farewell – Una bugia buona

Billi, nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, ritorna insieme ai genitori nel suo paese natale per dare un ultimo saluto all’amata nonna Nai-Nai, a cui resta poco da vivere. Ma l’unica a non saperlo è… proprio la nonna… Alternando momenti sereni ad altri drammatici, Tra la sorprendente vitalità della nonna e la certezza dei profondi legami familiari The Farewell sa risultare credibile e toccante, una commedia che sa bilanciare il peso del dolore con la leggerezza degli affetti, risultando sorprendente amabile non per il soggetto ma per il tono.
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USA/Cina 2019 (98′)

GOLDEN GLOBE: miglior attrice

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La ragazza d’autunno

Leningrado, 1945. La guerra è finita ma l’assedio nazista è stato feroce e la città è in ginocchio. Iya è una ragazza bionda, timida e altissima, che ogni tanto si “blocca” per un trauma da stress. Lavora come infermiera in un ospedale e si occupa del piccolo Pashka, figlio della su amica Masha. Quando questa torna dal fronte un dramma insanabile metterà a dura prova l’esistenza delle due donne. Alla seconda regia Balagov ribadisce l’intensità estetica ed etica del suo cinema, capace di comunicare qualcosa di universale eppure rarissimo come l’empatia… 

Dylda / Beanpole
Russia 2019 (124′)

CANNES 72° – A certain regard: premio miglior regia
TORINO 37°: premio migliori attrici (Viktoria Miroshnichenko e Vasilisa Perelygina)

 TORINO – Già protagonista nel 2017 di uno dei più incredibili esordi della storia recente del cinema (quel Tesnota presentato a Cannes 2017 e insignito del premio per la miglior regia in A certain Regard e premio FIPRESCI) il giovanissimo regista russo Kantemir Balagov, 27 anni appena compiuti, ritorna quest’anno con Dylda (Beanpole per l’uscita internazionale, La ragazza d’autunno per quella italiana prevista a gennaio) confermando il talento creativo e la maturità tecnica della sua direzione (di nuovo premiato per la miglior regia a Cannes!).

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Qualcosa di meraviglioso

Nel maggio del 2011, Nura Mohammad lascia il Bangladesh con suo figlio in cerca di stabilità e speranza. Dietro di lui il resto della famiglia, davanti Fahim, 8 anni e un talento per gli scacchi. Padre premuroso e protettivo, Nura omette al figlio le violenze che agitano il loro paese e giustifica la loro partenza con la promessa di fargli incontrare in occidente un grande maestro di scacchi. Ma arrivati in Francia le cose non sono così semplici e Fahim dovrà diventare Campione di Francia per poter restare nel Paese… Una commedia dall’ottimismo fiabesco che tiene in scacco l’emozione dello spettatore grazie ad una calibrata sceneggiatura e ad un cast (Depardieu in primis) perfettamente in parte.


Fahim
Francia 2019 (115′)

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La belle époque

Victor (Daniel Auteuil) è un uomo all’antica che odia il presente digitale. Quando un eccentrico imprenditore, grazie all’uso di scenografie cinematografiche, comparse e un po’ di trucchi di scena, gli propone di rivivere il giorno più bello della sua vita, Victor non ha dubbi: sceglie di tornare a Lione il 16 maggio del 1974, quando ha incontrato Marianne (Fanny Ardant), la donna della sua vita con la quale sta vivendo un momento di crisi. Una commedia sul tempo, sentimentale e nostalgica, fin troppo accattivante, ma abbastanza malinconica e sempre divertente.

Francia 2019 (115′)

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La gomera

Un ispettore di polizia rumeno, corrotto da trafficanti di droga, è sospettato dai suoi superiori e messo sotto sorveglianza. Costretto da una femme fatale ad imbarcarsi per l’isola de La Gomera nelle Canarie, deve imparare nel minor tempo possibile il Silbo, una ancestrale lingua fischiata. Grazie a questo linguaggio segreto potrà liberare in Romania un mafioso che si trova in prigione e recuperare i milioni di euro nascosti. Ma non tutto è così semplice… La conferma di uno dei talentuosi registi del sempre sorprendente cinema rumeno che qui si inoltra nel noir, tra ilarità e paradossi. 

The Whistlers
Romania/Francia/Germania 2019 (124′)
TORINO 37° 

 TORINO – Nell’isola de La Gomera, nell’arcipelago delle Canarie esiste un linguaggio particolare, tutto fischiato, il Silbo, tradizionalmente usato dai pastori per comunicare tra loro anche a grandissime distanze.

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