Waad al-Kateab, giovane filmmaker, racconta con la sua piccola videocamera la rivolta di Aleppo e la conseguente repressione del regime che ha dato vita alla sanguinosa guerra civile siriana. La regista fotografa il conflitto e spiega perché resistere sotto bombe e missili nella città martoriata; ma si concentra anche sulla nascita di sua figlia a cui il film è rivolto. Alla mia piccola Sama è il commosso diario di un massacro infinito di fronte al quale ogni giudizio critico perde valore e l’emozione non può che essere sincera.
Retrospettiva Ozu – sei capolavori restaurati
È il 1927 quando a soli 24 anni Ozu Yasujirō dirige il suo primo film (Strada di penitenza), ma occorre attendere il 1933 perché, con Il figlio unico, si delinei il suo personalissimo tocco d’autore caratterizzato da tonalità di tristezza, di malinconico disincanto […] ripiegato in una prospettiva di introspezione esistenziale, di esplorazione dei sentimenti e delle emozioni che … Leggi tutto