USA, anni 60′ del 1800. Un solitario pistolero, Armonica, arriva a Flagstone per incontrare Frank, ma trova solo i suoi sgherri che provano ad ucciderlo. Nel frattempo Frank e altri suoi pistoleri sterminano a Sweetwater tutta la famiglia McBain: sono sicari del magnate delle ferrovie Morton che vuole impadronirsi di quel terreno, destinato a diventare punto nevralgico del nuovo percorso ferroviario. A scombinare i suoi piani arriva però Jill, un’ex prostituta di New Orleans, che Brett McBain ha sposato e che quindi è ora la proprietaria del terreno. Armonica, che ha incontrato Jill rivelandole il piano di Morton, si fa amico Cheyenne, un bandito della zona, sul quale Frank sta cercando di far ricadere la responsabilità degli omicidi. I due fanno fronte comune per contrastare Frank e Morton e, per aiutare la vedova, Cheyenne mette i suoi uomini al lavoro per costruire una stazione a Sweetwater prima che la linea ferrovia raggiunga quel punto (clausola perché la proprietà possa restare di Jill); ma intanto Frank, dopo aver violentato la donna, la costringe a vendere la proprietà all’asta. È però Armonica ad aggiudicarsela con un’offerta vincente, basata sulla ricompensa ottenuta con la consegna di Cheyenne alle autorità. Ma anche Morton che, invalido, segue lo svolgersi degli eventi dal suo treno vivendo su una lussuosa carrozza, fa la sua mossa assoldando gli uomini di Frank per eliminare il loro capo. Però tutto si complica, perché non solo Frank, aiutato da Armonica (?!) riesce cavarsela, ma lo stesso Morton e la sua “fortezza” ferroviaria vengono colpiti a morte dalla banda di Cheyenne. La resa dei conti per Armonica e Frank arriva in un duello, “sospeso” tra il fronteggiarsi dei due e un flashback rivelatore, col quale Armonica porta a compimento la sua vendetta per l’assassinio del proprio fratello, giustiziato cinicamente da Frank al suono beffardo di quell’armonica di cui ora il silenzioso pistolero può finalmente liberarsi. Poi lui e Cheyenne dicono addio a Jill ormai affaccendata nella sua stazione ferroviaria, ma sarà solo Armonica ad andarsene davvero. Cheyenne, che era stato colpito da Morton, si accascia tristemente sotto gli occhi dell’amico…
recensioni – MCmagazine
Alba fatale
Nevada 1885. Al saloon di Derby arrivano due cowboy, Art Croft e Gil Carter (Gil si illudeva di incontrare a Bridger’s Wells la sua fidanzata, Rose) che ben presto si trovano coinvolti nella ricerca dei responsabili di un furto di bestiame e della morte dell’allevatore Larry Kinkaid. Alla caccia, guidata da Jeff, amico di Kinkaide, e dal vice sceriffo Butch, partecipano in tanti in città, dal mandriano Monty all’ex maggiore sudista Tetley, a “Ma” Jenny Grier, tutti animati da un cieco spirito di vendetta che invano l’anziano e saggio Arthur Davies prova a placare. Un terzetto di cowboy composto da Martin, un allevatore che sostiene di aver legalmente acquistato la mandria da Kinkaid, e dai suoi aiutanti un vecchio, ormai poco sano di mente, e un messicano dal passato non certo raccomandabile, che stanno bivaccando per la notte al passo di Ox-Bow Canyon, vengono individuati come colpevoli e sommariamente messi a morte per impiccagione, nonostante che Davies, Gil, Art e pochi altri provino ad opporsi. L’alba è ormai passata quando, con l’arrivo dello sceriffo, si chiarirà come Kinkaid sia stato solo ferito e come i veri colpevoli siano già stati presi. Al gruppo dei giustizieri non resta che confrontarsi con i proporsi sensi di colpa (Tetley si suicida) e sta a Gil di leggere, al saloon, la straziante lettera di addio che Martin ha chiesto di far avere alla moglie e ai figli.
The Ox-Bow Incident
USA 1943 (77′)
La carovana dei mormoni
America 1849. Travis e Sandy, commercianti di cavalli, vengono ingaggiati per guidare una carovana di mormoni, capeggiata da Elder Wiggs e Adam Perkins verso San Juan, nello Utah. Il percorso si presenta arduo, ma la comunità è forte e solidale; anche accogliente visto che accetta di aggregare il carro del Adam Perkins che, con le “socie” Fleuretty e Denver, vuole raggiungere la California (Denver entra ben presto nelle grazie di Travis così come Sandy si interessa alla giovane Prudence Perkins). Dopo un estenuante tragitto alla ricerca di una fonte d’acqua la carovana si rilassa tra canti e balli, ma deve fare buon viso a cattivo gioco nell’accettare come compagni di viaggio i Clegg, una banda di rapinatori che si mescola al gruppo per sfuggire all’inseguimento dello sceriffo. C’è anche un inaspettato incontro con gli indiani Navajo che si rivelano comunque amichevoli, tanto di invitare tutti al loro campo per fraternizzare (le intemperanze di uno dei Clegg rischia di far precipitare la situazione…). Superata anche un’impervia strada per superare le montagne, sembra però che i pionieri non possano sottrarsi al violento predominio di Shiloh Clegg e i suoi. Sarà l’intrepida iniziativa di Sandy e Travis a sgominare, armi alla mano, la banda. Travis lancia infine lontano, con un gesto liberatorio, la sua pistola e la carovana può riprendere in fiduciosa serenità il proprio cammino.
Wagon Master
USA 1950 (86′)
L’uomo che uccise Liberty Valance
Ovest, primi anni del ‘900. A Shinbone scendono dal treno il senatore Ransom Stoddard e sua moglie Hallie. L’arrivo di un personaggio così influente nella piccola città incuriosisce il reporter del giornale locale che si propone per un’intervista. Stoddard accetta di buon grado e quando si viene a sapere che la sua presenza è dovuta al funerale di un certo Tom Doniphon anche il direttore del Shinbone Star partecipa, incuriosito, ad ascoltare le sue parole. Il racconto si sposta allora nel West di oltre vent’anni prima quando la diligenza, sulla quale il giovane avvocato Ransom Stoddard sta per raggiungere Shinbone, viene assalita dai banditi capeggiati da Liberty Valance. È proprio Stoddard a farne più di tutti le spese perché Valance si accanisce su di lui abbandonandolo malconcio sulla strada. Trasportato in città Rance Stoddard riceve le cure di Hallie e del suo fidanzato Tom Doniphon e diviene ben presto membro della comunità. Conosce così i gestori della locanda dove lavora Hallie, Pompeo (l’aiutante di Tom), Dutton Peabody, direttore del Shinbone Star, e lo sceriffo Link Appleyard. Si dà da fare per emancipare Shinbone aprendo una scuola dove insegna a leggere e scrivere ai tanti analfabeti e provando a smuovere la codarda pigrizia di Link il quale non riesce a prendere di petto la tracotanza di Liberty Valance che maremaldeggia in città con i suoi due sgherri, contrastato solo da Doniphon. Questi solidarizza con Rance ma non ha fiducia che la legge possa averla vinta sul violento predominio di Valance; da parte sua resta poi in disparte, geloso delle attenzioni reciproche tra Rance e Hallie. Quando è il momento delle elezioni Valance prova a influenzare il voto ma quando sono e Stoddard e Peabody ad essere eletti la furia del fuorilegge si abbatte sul Shinbone Star lasciando Peabody in fin di vita nella redazione devastata. Un duello a colpi di pistola tra Stoddard e Valance è inevitabile, ma, inaspettatamente, quello che resta ucciso e Valance… Di fronte alll’assemblea costituente, nonostante il supporto dei cittadini di Shinbone capeggiati da Peabody, Stoddard esita a farsi avanti per la propria candidatura al Parlamento, sentendo su di sé il peso della violenza di cui si è fatto complice per fermare il fuorilegge ed è a questo punto che interviene Tom che gli rivela di essere stato lui ad aver fatto fuoco su Liberty Valance, salvandogli la vita ed eliminando il pericoloso bandito. È questa rivelazione che ridarà forza e fiducia a Ranse fino a farlo diventare lo stimato senatore che può racconta ora, a sua volta, la verità sul suo passato ai redattori del Shinbone Star. Tale rivelazione non diventerà però uno scoop giornalistico perché “nel West, se la leggenda diventa realtà vince la leggenda”. A Ransom Stoddard non resta che dare un ultimo sguardo alla bara dell’amico, sopra la quale è stato deposto un fiore di cactus, e ripartire con sua moglie alla volta di Washington (dichiarandole però l’intenzione di ritornare a vivere a Shinbone). In viaggio, quando ringrazia il capotreno, questi gli risponde: “Niente è abbastanza per l’uomo che ha ucciso Liberty Valance.”
The Man Who Shot Liberty Valance
USA 1962 (123′)
Il pistolero
Nevada 1901. John Bernard Books, famoso pistolero ormai anziano e malato, decide di ritornare a Carson City per regolare alcuni conti in sospeso prima di morire e per farsi visitare dal vecchio amico dott. Hostetler. È questi che gli diagnostica un tumore incurabile e lo invita a trascorrere serenamente le ultime settimane che gli rimangono. Books affitta così una camera in città presso la vedova Rogers che dapprima lo osteggia per il suo passato cruento, ma che poi si riappacifica con lui confortandolo nell’affrontare la sua amara vecchiaia. Il figlio di lei, Giffon, è invece fin da subito affascinato dal passato del pistolero e fa di tutto per conquistare la sua amicizia, arrivando ad instaurare con lui e la madre un solididale rispetto reciproco. In una settimana Books ha occasione di confrontarsi sia con il cinico sceriffo di Carson City sia con un ambizioso cronista del giornale cittadino, ha un amaro incontro un sua ex (Serepta) e deve difendersi da alcuni sicari che provano a sorprenderlo durante la notte, ma per il giorno del suo cinquantottesimo compleanno Books è pronto ad affrontare nel saloon i tre uomini di cui voleva vendicarsi riuscendo ad avere la meglio, ma sarà il barista a ferirlo mortalmente sparandogli alla schiena. Sta così a Giffon vendicarlo, raccogliendo la sua pistola e uccidendo il barista; poi, disgustato da tanta violenza, il giovane butta via l’arma.
The Shootist
USA 1976 (96′)
The Goldfinger
Jin shouzhi
Hong Kong/Cina, 2023 (126′)
UDINE – Come 12.12: The Day anche The Goldfinger di Felix Chong (realizzato con un budget straordinario di 350 milioni di dollari) si ispira ad un evento realmente accaduto: l’ascesa e la caduta del Carrian Group, azienda finanziaria fondata negli anni ’70 da George Tan (nel film Henry Ching, interpretato da Tony Leung) e crollata, come molte altre, nel 1983 in seguito all’accordo Cina-Regno Unito.
Three Seasons
Ba Mùa
Vietnam 1999 (113′)
UDINE – La ricca retrospettiva di questo FEFF 26 ha offerto la possibilità di vedere restaurato il bel film di Tony Bui Three Seasons (1999), primo film americano girato da un regista vietno-americano nel sud-est asiatico dopo la guerra del Vietnam in lingua vietnamita e con attori vietnamiti, premiato al Sundance, ma poi scomparso e reperibile soltanto su Youtube.
12.12: The Day
South Korea 2023 (142′)
UDINE – Il film di Kim Sung-soo 12.12: The Day, è un blockbuster, che in Corea ha raggiunto il massimo di visualizzazioni: 13 milioni di biglietti venduti (praticamente è stato visto da un coreano su quattro) e racconta il colpo di stato con cui il generale Chun, fondatore del club militare segreto Hanahoe, mise fine alla cosiddetta “primavera di Seul”, il breve periodo succeduto all’assassinio, il 26 ottobre 1976, del presidente-dittatore Park Chung-hee, che aveva fatto sperare ai Coreani di poter instaurare riforme democratiche.
Gli inesorabili
Il vecchio Abe, in divisa confederata e con la sciabola, si aggira minaccioso per la pianura, recitando versetti biblici. Le sue invettive sono rivolte alla famiglia Zachary: l’anziana madre Mattilda, i tre maschi Ben, Cash e Andy e la figlia adottiva Rachel. È un momento cruciale per la vendita del bestiame che Ben, con il suo socio Zeb Rawlins, sta per portare a Wichita. Ma la situazione precipita. Il vecchio insinua che Rachel è di origine indiana, rapita in fasce ad una tribù Kiowa e sono proprio gli indiani a farsi vivi perché il capo Lost Bird vuole riavere sua sorella. Chi ci rimette è subito Charlie Rawlins, il giovane fidanzato di Rachel,che viene ucciso scatenando così nella comunità un astio generale verso gli Zachary. Il vecchio Abe viene allora catturato, ma anche con una corda al collo conferma le sue accuse e Mattilda fa sì che muoia impiccato, pur di non dover rivelare quello che ormai a tutti è evidente. Il suo segreto dura infatti per poco e gli Zachary si trovano isolati, ben presto asserragliati nella loro casa ad affrontare l’assalto dei Kiowa. Ben, Andy Rachel e Mattilda (Cash se n’è andato non accettando che sua sorella sia un’indiana) si difendono strenuamente: la vecchia madre muore, Andy resta ferito, la casa viene incendiata, ma sono i Kiowa ad avere la peggio. E quando tra le fiamme Lost Bird, ultimo rimasto, riesce a arrivare faccia a faccia con Rachel è lei a sparare, uccidendo il fratello di sangue. Mentre il fumo si dirada un cielo terso accoglie i fratelli Zachary (Cash è poi tornato a combattere con gli altri) e l’ineluttabile idillio tra Ben e Rachel.