A trent’anni dalla caduta del muro lo sguardo del cinema torna a rivisitare situazioni ed emozioni di allora. L’esperienza di Sibylle Schönemann (arrestata assieme al marito con l’accusa di “interferenza con le attività dello Stato”) trova concretezza in un documentario in cui la regista tornò a visitare/rievocare la sua carcerazione e a cercare testimonianze tra quanti (giudici, poliziotti, secondini, informatori della Stasi) ebbero parte in quel dramma della sua esistenza.
movie connection
Il sindaco del rione Sanità
Antonio Barracano, “uomo d’onore” che sa distinguere tra “gente per bene e gente carogna”, è “Il Sindaco” del rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Quando gli si presenta Rafiluccio, il figlio del fornaio, deciso a uccidere il padre, Don Antonio, riconoscendo nel giovane lo stesso sentimento di vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per sempre, decide di intervenire… Mario Martone porta al cinema il lavoro di Eduardo De Filippo con un film di forte attualità, capace di raccontare l’eterna lotta tra bene e male.

Italia 2019 (115′)
La scomparsa di mia madre
È il film di esordio di Beniamino Barrese e ha come protagonista sua madre, Benedetta Barzini, top model negli anni 60, musa di fotografi e artisti, da Irving Penn a Richard Avedon, da Andy Warhol a Salvador Dalì. Benedetta Barzini, modella, femminista, scrittrice e docente universitaria, ha oggi 75 anni ed è decisa a scomparire; si trova però a dover fare i conti con la determinazione del figlio di fare un film su di lei. L’incontro tra i due diventa scontro e conflitto, ma anche confronto e collaborazione, davanti allo sguardo impassibile della telecamera.

Italia 2019 (84′)
Second Life 2019**
I film che danno corpo a >> SECOND LIFE << hanno avuto come sempre una sfortunata “first life”, ma la rassegna di questo secondo semestre 2019 mette in evidenza due significativi aspetti limitanti per la riuscita commerciale: l’uscita nel nefasto periodo estivo e la debole forza di penetrazione sul mercato delle distribuzioni indipendenti. Il ritratto negato, Due amici, … Leggi tutto
Il ritratto negato
Nella Polonia post bellica, il celebre pittore Władysław Strzemiński è professore presso la Scuola Nazionale di Belle Arti di Łódź. Considerato dai suoi studenti alla stregua di un messia della pittura moderna e tra i fondatori della corrente dell’Unismo, viene espulso dall’università e dal sindacato degli artisti per essersi sottratto ai rigidi codici del realismo socialista. Disoccupato, malato e in povertà trova comunque il sostegno dei suoi studenti. Un film che assume inevitabilmente la forma di un testamento poetico e politico, lasciandoci in eredità la “visione” di Strzemiński e lo “sguardo” di Wajda. Messa in scena classica, rigorosa ma al tempo stesso appassionata e vibrante.

Powidoki
Polonia 2016 (98′)
Easy Rider – Libertà e paura
Fine anni ’60. Billy (Dennis Hopper) e “Capitan America” Wyatt (Peter Fonda), due hippy in Harley Davidson, intendono attraversare gli Stati Uniti partendo dalla California per arrivare al Carnevale di New Orleans. Durante il viaggio conosceranno la faccia intollerante dell’America profonda, fatta di violenza, razzismo e ignoranza. Finirà in tragedia… Il più famoso road-movie della storia del cinema. Il tema classico del viaggio si mescola con quelli della cultura alternativa degli anni ’60. Memorabili la colonna musicale (dagli Steppenwolf ai Byrds), la bizzarra tecnica di montaggio, la suggestiva fotografia di Laszlo Kovacs.

USA 1969 (95′)
edizione restaurata 2019
I migliori anni della nostra vita
Jean-Louis (Jean-Louis Trintignant) e Anne (Anouk Aimée) si sono conosciuti molto tempo fa e hanno vissuto un’intensa e inaspettata storia d’amore (Un uomo, una donna – 1966). Oggi, l’uomo, ex pilota di corsa, riporta alla memoria vecchi ricordi che vorrebbe poter rivivere. Tra questi c’è quella donna che non è riuscito a tenersi accanto… Per aiutarlo, suo figlio cerca di rintracciarla ed è così che i non più giovani come un tempo Anna e Jean-Louis potranno rivedersi… Un film che non si rivolge solo ai nostalgici di un ‘classico’ della nella storia del cinema, ma a tutti coloro che sono disposti, sempre, a riflettere sul mistero della vita e su quello dei sentimenti.

Les plus belles années d’une vie
Francia 2019 (90′)
CANNES – Ci aveva già provato una volta, l’intramontabile Claude Lelouch (49 film all’attivo) a rinverdire lo straordinario successo di Un uomo, una donna, Palma d’oro e Oscar per il miglior film straniero nel 1966, forse uno dei film più visti e amati di sempre. Correva il1986, ma il sequel (stesso titolo….oggi), arruffato, senza ispirazione, era stato un flop sia di critica che di pubblico.
Footballization
Anche nel campo profughi di Bourj El-Barajneh (un chilometro quadrato nella periferia sud di Beirut), punto di arrivo di tanti rifugiati, il gioco del calcio è una passione che unisce e dà speranza. Il sogno per i più è quello di tornare a casa, per Stefano, giovane ricercatore italiano, la sfida consiste nell’allenarsi e “fare squadra” con con ragazzi siriani, palestinesi, libanesi, nel documentare una storia umana e sportiva bella da raccontare. Semplice, brillante e malinconica.

Italia/Libano/Palestina 2018 (76′)
I miserabili
Chris e Gwada, due uomini d’esperienza e Stéphane, appena arrivato formano la brigata anti-criminalità di Montfermeil nella banlieu 93. I tre sanno affrontare le tensioni montanti fra i differenti gruppi di quartiere, ma quando si trovano sopraffatti durante un arresto Gwada compie un gesto insano, per di più ripreso da un drone… Ladj Ly prende spunto ideale dal capolavoro di Hugo per cercare di raccontare il conflitto nella Francia di oggi in un thriller contemporaneo teso e dinamico, di grande forza visiva.
Les misérables
Francia 2019 (100′)
CANNES 72°: Gran Premio della Giuria
CANNES – È intitolata a Victor Hugo, massimo scrittore francese e autore de I Miserabili, l’arteria principale di Montfermeil, una delle tante periferie (banlieu) che circondano Parigi. Giocando sul fatto che appunto lì si svolgeva una parte importante del romanzo, l’esordiente regista francese Ladj Ly, originario del Mali ma nato e cresciuto nel quartiere, vi ambienta il suo film, Les Misérables appunto, in concorso.
Il traditore
Spagna 2019 (113′)
CANNES – Ci voleva Marco Bellocchio, l’uomo, il regista che in più di cinquanta anni di attività (I pugni in tasca è del 64) ha sempre avuto il coraggio di gettare lo sguardo sui grandi snodi della società italiana, con film come La Cina è vicina, Sbatti il mostro in prima pagina, Buongiorno, notte o più recentemente sul dramma di Eluana Englaro (Bella addormentata).